La storia degli abbonamenti gratuiti ai trasporti pubblici per gli studenti che addirittura è una raccolta fondi, quella dei nuovi parcheggi che in realtà sono un contentino a prezzi da boutique e quella dell’autovelox piazzato per far cassa: tre vicende, tre esempi di novello stile feudale ammantato di normalità. Così ammantato che i più quasi non se ne accorgono. Purtroppo
Storie di speranze perdute e di diritti negati. Tutto questo ben si nasconde dietro ai disservizi che stiamo raccontando in questi giorni: sanità,viabilità e qualità del mare in testa. Dietro c’è l’atteggiamento dello struzzo o del menefreghista, tanto poi va bene così. Si tende a creare una stato di necessità, per concedere a chi ha da pietire
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, che diventa “bambolina” non è che l’ultimo segnale di una scarsa considerazione, anzi di una considerazione “proprietaria” dell’altro genere. Il tutto nel silenzio dei suoi due partiti, il Partito democratico e il Partito deluchiano che spesso sono la stessa cosa, anzi il secondo prende il sopravvento sul primo e impedisce ogni discussione
Da una parte i disservizi di un Servizio sanitario sempre più ostaggio di una sciocca burocrazia e di una politica sempre più attenta ai tagli ragionieristici e disattenta verso le vere esigenze dei cittadini. Dall’altra le istituzioni che permettono che siano servizi (pulizie all’Università) con ribassi del 40 per cento e che portano a penalizzare i lavoratori in puro stile feudale. Insomma, Robin Hood ma al contrario
Un proiettile color bronzo e dall’odore inequivocabile di camorra o di qualcosa di molto simile allegato a una lettera inquietante. In momenti come questo non si possono operare distinguo. La lettera ha un solo indirizzo ma è come se l’avessero mandata a tutti quelli che non vogliono tornare al peggio. E dunque è da respingere al mittente, chiunque sia
Non c’è solo la colossale vergogna delle Fonderie Pisano a ricordarci quanto possa essere devastante il ruolo di chi muove le leve del potere senza guardare avanti
L’intervento della magistratura arriva dopo vent’anni di colpevoli ritardi della politica e delle istituzioni. Che quell’impianto inquinante fosse fuori dal tempo e dalla ragione era più che evidente ma si è atteso fino all’inverosimile dopo una scia di lutti e di malattie e dopo aver permesso tutto questo grazie a strumenti urbanistici scellerati
Senza voler anticipare un giudizio sull’operato del neo sindaco Cecilia Francese, alla fine della campagna elettorale si può certamente mettere a confronto il comportamento dei due candidati al ballottaggio. E quello di Gerardo Motta in taluni aspetti ha fatto emergere la differenza che c’è fra la democrazia e la sua pessima parodia
La sconfitta di Gerardo Motta a Battipaglia rappresenta un brusco stop per i disegni del presidente della Regione di mettere in piedi una rete tutta sua di rapporti ben oltre quelli del Pd, che da queste elezioni esce devastato
Quello che si svolge oggi a Battipaglia non è un ballottaggio normale. Il voto è blindato, con la città piena di poliziotti, carabinieri e finanzieri. La campagna elettorale è stata la prima dopo sette anni e a tre anni dal commissariamento per mafia. A trionfare per ora è stata la politica del laurismo spinta agli estremi, quasi un ricatto sociale. Quella politica che fa partire un messaggio del tipo: votaci, qualcuno farà soldi e a te arriveranno le briciole che sono sempre meglio del niente di oggi. Insomma, poco meglio del feudalesimo