Argomento editoriali

  • Non bastano decreto e daspo Sicuri in una società più giusta

    Fanno discutere i primi casi di Daspo urbano, la sanzione amministrativa prevista dal decreto sulla sicurezza delle città

  • Salerno e gli Abbagli d’artista del Capo dei Capi

    C’è qualcosa di molto peggio del processo per falso in atto pubblico che il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e altre 25 persone dovranno affrontare. Ed è il processo al quale ogni giorno andrebbero sottoposte le coscienze di chi ha sacrificato e sta sacrificando fior di milioni pubblici per realizzare un ecomostro con annessa rotonda sul mare funzionale solo agli interessi di pochi

  • Salerno, quando i rivali aiutano il Capo dei Capi

    L’altra faccia del deluchismo è rappresentata da oppositori, o meglio presunti tali, che non si sa quanto inconsapevolmente finiscono per lavorare alla causa di chi credono di combattere. Con questo scenario, il fortino deluchiano può temere solo eventuali e per ora remote autoimplosioni

  • Salerno, il deputato e gli affari di famiglia

    Girolamo Pisano (Movimento 5 Stelle) attacca “la Città” dopo la pubblicazione della notizia del suo interessamento in Parlamento a una legge che introduce controlli più frequenti sugli ascensori. La sua famiglia si occupa proprio di questo ma lui insiste e lancia pesanti offese. Proviamo a spiegarglielo meglio...

  • Salerno e il paraocchi che ispira gli adoranti (del Capo)

    Il Capo dei Capi è sempre più sceriffo e capocantiere, basa la sua ricerca del consenso sul consenso fine a se stesso, pesca nel centrodestra perché il Pd (nel senso di Partito deluchiano) è sempre più Partito della razione (ce n’è per tutti quelli che ci stanno). E così gli aficionados non riescono a vedere oltre quel che appare a prima vista. Sotto invece lo scenario è ben altro

  • Salerno: se magistrato e politico sono poco distanti

    Quando politica e giustizia intrecciano le loro strade, i confini da non oltrepassare dovrebbero cominciare a delinearsi ancor prima di arrivare a quelli fissati dalla legge. A Salerno purtroppo non sempre è così

  • Salerno, il Capo dei Capi e la catena di san Vincenzo

    L’attacco alle inchieste per abuso, l’incoraggiamento ai politici amici a fregarsene, i soldi distribuiti come i carrarmati di Mussolini (pochi, sempre quelli ma fatti vedere più volte per farli sembrare tanti) e le offese ai rivali. La strategia del presidente De Luca è chiara: far capire che conviene star dalla sua parte perché i rubinetti li manovra lui. Così fra centrosinistra e centrodestra le differenze si annacquano, conta solo la fedeltà

  • Salerno e le Fonderie fra malapolitica e salute calpestata

    È una partita con il trucco, anzi con molto più di un trucco, quella che si gioca intorno alle Fonderie Pisano e sulla pelle di 120 famiglie che rischiano di restare senza stipendio e di molte di più che potrebbero ritrovarsi ancora circondate da aria maleodorante e ben poco salutare spacciata per emergenza provvisoria

  • Salerno nel nome del padre, dei figli e...

    Cosa si nasconde dietro il fallito boicottaggio di San Matteo. L’attacco all’arcivescovo non è solo un attacco alla Curia e al suo voler fare della processione una cosa seria senza negare tutto il resto: è un attacco all’uomo che sta dimostrando che anche al Capo dei Capi si può dire no, che ci sono momenti in cui la prima fila può toccare ad altri. Ed è proprio questo che l’ex sindaco oggi presidente della Regione non può tollerare

  • Salerno? No, ormai è Città del Capo (dei capi)

    A questo punto manca solo l’ultimo atto: il cambio di nome, da Salerno a Città del Capo (dei capi). L’assolutismo, in questa fase dell’anno XXIII dell’era di Vincenzo De Luca, sta volgendo ormai verso il delirio di onnipotenza: all’interno del Palazzo e anche fuori, al motto di “non avrete altro Capo all’infuori di me”