IL CASO
Strade abbandonate nel Cilento: "Schiaffo al turismo"
La denuncia del Codacons: "Sindaci lasciati soli"
CASAL VELINO - «Molti sindaci da ogni parte del Parco, in merito ai ritardi nella pulizia e manutenzione ordinaria di strade provinciali e comunali, lamentano mancanza di personale e poche risorse economiche sul taglio dalle erbacce e la pulizia delle cunette delle strade che collegano i borghi del Cilento, soprattutto dopo lo straripamento dei fiumi». Portavoce della necessità di mettere in sicurezza le strade e rifare il look alle località che dovranno accogliere i vacanzieri, è l’avvocato Bartolomeo Lanzara, il responsabile di Codacons Cilento. «Provincia, Regione e Comunità Montane devono aiutare i primi cittadini nella pulizia delle strade, i comuni sono soli e senza risorse», insiste il legale cilentano, oramai riferimento non solo di privati cittadini, come vuole la mission del Codacons, ma anche di imprenditori preoccupati che la già precaria viabilità del Cilento venga a peggiorare per i detriti che nei giorni scorsi sono stati dirottati a valle da piogge e bombe d’acqua.
La manutenzione ordinaria dei cantonieri è solo un ricordo per il depotenziamento di enti come la Provincia, e le conseguenze sono disastrose, «basta vedere le strade che hanno ceduto dopo il maltempo», spiega Lanzara. I territori che hanno fatto sentire la loro voce sono Futani, Centola-Palinuro, Casal Velino, San Mauro Cilento e Pisciotta, che presenta l’esigenza maggiore con la frana di Rizzico.
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