Salernitana camaleontica, per Inzaghi dilemma modulo

SALERNO - Le indicazioni arrivate dal campo e il vento delle novità a soffiare alle spalle della Salernitana. Se il pareggio con il Cagliari ha lasciato sensazioni positive, la trasferta in casa del Genoa ha il sapore della sfida da non sbagliare. Lo sa bene Filippo Inzaghi che continua ad analizzare la sua Salernitana ai “raggi X”, alla ricerca del vestito tattico migliore e degli interpreti più in forma. A “Marassi”, contro un avversario ostico e molto solido, per Super Pippo ci sarà soprattutto da correggere una costante che accompagna la squadra granata in questo avvio di stagione: in tutte le nove sfide fin qui disputate in serie A, la Bersagliera è sempre andata in svantaggio, riuscendo a rimontare fino al pari in quattro occasioni. Solo a Roma, dopo il gol incassato da Belotti in apertura di gara, i granata sono riusciti a gestire un risultato a favore, grazie alla doppietta di Candreva poi rimontata dal Gallo per il 2-2 finale.

Dettagli fondamentali per riuscire finalmente a centrare la prima vittoria che ora sta diventando un’ossessione. Serve precisione, concentrazione ma soprattutto idee per aumentare la produzione offensiva, neo anche nella sfida con il Cagliari. Motivo che sta spingendo Inzaghi a pensare al rilancio di un centravanti dal primo minuto. L’esperimento con Dia terminale offensivo, aiutato da Cabral e Candreva, non ha dato i risultati sperati. Meglio la parentesi finale, molto più confusa e meno lineare perché dettata dal passivo con i sardi, con la fisicità di Ikwuemesi e Stewart ad alzare il baricentro della squadra granata. Ecco perché, proprio il primo, viaggia verso un’investitura dall’inizio. E sarebbe la prima volta. Il sacrificato potrebbe essere Cabral, nel nome anche di una squadra camaleontica, pronta a ritornare al 3-5-2 per “specchiare” il Genoa di Gilardino.

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