Salernitana nelle mani di Bielsa

SALERNO. «La Salernitana è una società pienamente operativa. Sono ore di laborioso silenzio, non di stasi. Le stiamo trascorrendo ad allestire una squadra competitiva, affidata a un tecnico bravo e preparato che conoscete. Tranquilli che faremo tutto e annunceremo tutto, allenatore compreso».

Reduce dalla riunione con il co-patron Claudio Lotito che s’è consumata a ora di pranzo a Roma ed è servita a parlare nuovamente di mercato, il diesse Angelo Fabiani ha spostato ancora di qualche giorno l’ufficializzazione dell’allenatore Simone Inzaghi.
Il club granata è l’unica società di serie B senza nocchiero ma si tratterebbe solo di un pro forma. Inzaghi, il tecnico in pectore della Salernitana s’è sentito al telefono con Lotito e con la segreteria agonistica granata per concordare anche il programma delle amichevoli che bisognerà sostenere nel ritiro di Sarnano.

Ha dato poi appuntamento allo staff medico il 15 luglio a Salerno, primo giorno delle visite mediche in città. Insomma è un allenatore che pensa e programma in granata e lo fa insieme ai collaboratori Massimiliano Farris, vice allenatore, Fabio Ripert, preparatore atletico, Ferruccio Cerasaro, match analyst. I contratti sarebbero stati già tutti depositati in Lega, pure quelli dei professionisti che lo accompagneranno nell’avventura a Salerno. Inzaghi ha già chiesto notizie delle strutture che la Salernitana utilizza per gli allenamenti, compresi i giorni di disponibilità dello stadio Arechi.

È atteso per un sopralluogo sul terreno di gioco di via Allende ma non troverà ancora il biliardo del quale molto spesso parla Lotito. Anzi, in queste ore il fondo di gara oggetto di trasemina tiene un po’ in apprensione giardinieri e agronomi perché sarebbe stato attaccato da un fungo. Inzaghi prende nota, s’informa, interroga. Presente, operativo ma ancora distante, con le vacanze a Milano Marittima prolungate perché la scala gerarchica, l’etichetta e l’opportunità impongono a Lotito di sciogliere innanzitutto il nodo allenatore alla Lazio.

Sulla panchina biancoceleste deve esserci Marcelo Bielsa ma il tecnico argentino promesso sposo dei biancocelesti non ha inoltrato ancora richiesta per il permesso di soggiorno e due suoi stretti collaboratori non si sono presentati ieri alla clinica Paideia di Roma dov'erano in calendario le visite mediche. Così la giornata di pre raduno nel centro sportivo di Formello è saltata per assenza della guida tecnica e la Lazio ha dovuto gestire una situazione d'impasse non facile, un vero e proprio “giallo”, soprattutto quando poi nella capitale s’è sparsa voce che Bielsa sarebbe stato anche tentato dalla nazionale argentina.

Nessun mistero e nessuna nebulosa, invece, circa il futuro di Simone Inzaghi che, però, è in qualche modo intrecciato a quello di Bielsa. Lui, da allenatore, non è stato di passaggio quest’anno alla Lazio: ha sostituito Stefano Pioli, ha guidato la prima squadra per uno spezzone di campionato e l’etichetta vuole – così ragiona Lotito – che prima di congedare Inzaghi, tecnico uscente, la Lazio sia in grado di ufficializzare il nuovo mister.
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