PAGANI
Prostituta morta, gli assassini confessano
Dietro l’aggressione il rifiuto della donna di avere un rapporto con i due
PAGANI. Un rapporto sessuale a tre dietro l’omicidio della lucciola al Mercato Ortofrutticolo di Pagani: sarebbe questo il movente dietro la violenta aggressione finita in tragedia nella notte del primo maggio, nei pressi della casa dell’acqua affacciata sul quadrivio della periferia del sesso.
Di fronte alle insistenze dei due ragazzi, finiti in cella su disposizione del pm di Nocera Inferiore al termine della prima fase dell’inchiesta. La donna avrebbe opposto un rifiuto, con la nottata finita nel sangue.
In mattinata Luigi Femiano e Gennaro Avitabile, rispettivamente di diciotto e ventidue anni, compariranno davanti al Gip quali destinatari del decreto di fermo di indiziato di delitto per l’accusa di omicidio volontario aggravato in concorso.
Entrambi sono ritenuti responsabili del delitto della prostituta nocerina Gorizia Coppola, quarantaquattrenne uccisa con un fendente al petto la notte tra il primo e il due maggio scorso, dopo una sorta di trattativa svoltasi nel piazzale occupato ogni sera da donne e trans. L’emissione del provvedimento è arrivata nella notte del tre maggio, al termine di una seconda giornata di indagini serrate da parte del gruppo investigativo dei carabinieri impegnati nelle ricostruzioni, culminate nel ritrovamento dell’arma del delitto, su indicazione dei due ritrovata a Piazza Sant’Alfonso, con la raccolta delle testimonianze decisive delle “colleghe” della vittima. I due giovanissimi e incensurati provengono dal Parco Arancio di Pagani, il “Bronx”.
Entrambi erano stati ascoltati per tutto il pomeriggio del tre maggio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno retto dal tenente colonnello Enrico Calandro, individuati nel cerchio dei sospetti grazie alle prime indicazioni delle due prostitute al lavoro nella zona, ascoltate a sommarie informazioni per la raccolta degli indizi. Gli elementi investigativi si sono focalizzati su un’auto rossa presente tre sere fa nell’area del Mercato, con il piazzale antistante e la rotatoria a delimitare un perimetro occupato dalle “signorine”. Da qui sono cominciate le ricerche, arrivate ai due giovani clienti.
Il quadro inquirente è risalito alla proposta fatta dai due, col rifiuto di lei che non aveva accettato di salire in auto. In quei decisivi momenti è spuntata l’arma adoperata per il colpo mortale arrivato allo sterno della donna.
I due sospettati, davanti al sostituto procuratore Gianpaolo Nuzzo, titolare del fascicolo d’indagine alla Procura di Nocera Inferiore, nel momento determinante si sarebbero autoaccusati dell’omicidio tra tentativi di disperata difesa e scarico di responsabilità, di fronte alla gravità dell’accaduto. In passato avevano già conosciuto la donna, consumando rapporti sessuali, al punto da tornare per una ulteriore notte di “emozioni”, finita nel modo peggiore.
Un solo colpo al petto con l’inutile corsa in ospedale e il decesso, scaturito da un rifiuto.
Il coltello, ritrovato e sequestrato nella zona del centro di Pagani, dopo le loro stesse indicazioni, chiude il caso, con la confessione e ila spiegazione del gesto.
Oggi gli elementi investigativi saranno esaminati dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore Alfonso Scermino, che presiederà l’udienza di convalida dei due provvedimenti restrittivi emessi d’urgenza dall’ufficio inquirente.
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