NOCERA INFERIORE
Pistolettate a Nocera, giallo sul movente
La polizia ha interrogato in ospedale il 40enne “gambizzato”. La vittima parla di un tentativo di rapina andato male
NOCERA INFERIORE. Ha raccontato di essere rimasto vittima di un tentativo di rapina Rosario Astarita, il quarantenne nocerino incensurato raggiunto da tre colpi di pistola al braccio e alla mano in via Iodice, quartiere Casolla, nella serata di sabato: l’uomo è stato ascoltato in ospedale dagli inquirenti, ma ha smentito di aver subito minacce in passato né di aver visto in faccia lo sparatore. La sua versione dei fatti, raccolta dagli uomini della polizia del commissariato di Nocera Inferiore nelle prime ore subito dopo l’accaduto, non ha convinto gli investigatori, che lavorano su una serie di piste legate in particolare a questioni personali o a contesti di criminalità locale, anche se quest’ultimo ambito non sembra coinvolgere l’uomo.
Dietro il ferimento, avvenuto nelle vicinanze del crocifisso, situato all’incrocio del quartiere periferico di Nocera Inferiore, c’è un movente ancora oscuro. Il settore anticrimine ha raccolto una serie di elementi, con il lavoro investigativo coordinato dal sostituto procuratore Ernesto Caggiano, sulla vita dell’uomo, tifoso della Nocerina e conosciuto in città, sui suoi rapporti e sui contatti dell’ultimo periodo, col materiale destinato a confluire in un’ampia informativa attesa dall’ufficio inquirente.
Nella zona non sarebbero presenti videocamere di sorveglianza utili a dare una prima base rispetto all’accaduto, sul cui iter i poliziotti tengono il più stretto riserbo. L’ipotesi di una rapina non regge, ad un primo esame, per la pluralità di colpi esplosi e le modalità dell’episodio, che fanno pensare ad una contesa ben precisa, un raid organizzato per punizione o ritorsione rispetto a vicende pregresse che potrebbero rientrare nella sfera personale.
L’uomo, senza precedenti penali, si trova ora ricoverato in buone condizioni nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
Intanto l’attività di verifica e riscontro delle forze dell’ordine prosegue: gli spari hanno riportato alla mente le sequenze di guerriglia tra bande registrate nei mesi d’autunno 2016, quando i “guagliuni” legati a spaccio e controllo criminale del territorio impazzavano con ronde armate e sfide a pistolettate. L’altro precedente armato, che lascia alta la tensione in città, riguarda l’inseguimento e gli spari in pieno centro di un mese fa, quando il pregiudicato Moreno Caputo esplose alcuni colpi inseguendo un altro pregiudicato per motivi ancora da chiarire, nel cuore di Nocera Inferiore: quel pomeriggio l’uomo, poi consegnatosi alla stazione carabinieri di Angri, fu protagonista di una contesa conclusa a colpi di pistola lungo via Barbarulo, con l’inseguimento arrivato fino a piazza Guerritore. Anche allora la tensione fu alta. Sul caso attuale lavora la procura di Nocera inferiore.
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