Una veduta del centro abitato di Ceraso

CERASO

Muore carbonizzato per spegnere l’incendio

CERASO. È morto carbonizzato sul suo terreno nel tentativo di dare fuoco a sterpaglie per fare pulizia. Questo il triste destino che ha colpito Mario Bortone, vedovo pensionato di 80 anni, residente...

CERASO. È morto carbonizzato sul suo terreno nel tentativo di dare fuoco a sterpaglie per fare pulizia. Questo il triste destino che ha colpito Mario Bortone, vedovo pensionato di 80 anni, residente a Ceraso. Nel pomeriggio di ieri, l’uomo si era recato in campagna, in località San Biase, sul proprio terreno, dove si era dedicato allo sfalcio della vegetazione, quindi, dopo aver operato la pulizia di diversi metri della sua proprietà, aveva raccolto tutto il risultato del suo lavoro in unico punto per poi appiccarvi il fuoco, come faceva di solito.
Ma, una volta dato fuoco ad alcune sterpaglie, dopo alcuni minuti, forse per non aver ben circoscritto l’area, a causa dell’erba secca presente nelle aree limitrofe, le fiamme si sono propagate in poco tempo e stavano probabilmente interessando anche le colture. A quel punto, l’ottantenne ha cercato di porre freno al propagarsi dell’incendio, in maniera artigianale, aiutandosi con gli attrezzi che aveva al seguito, ma qualcosa non ha funzionato e il fuoco lo ha investito, iniziando a bruciare gli indumenti che indossava.
Vani sono risultati i tentativi dell’anziano, che in poco tempo è stato interessato dalle fiamme su tutto il corpo. È deceduto di lì a poco, arso vivo. Scattato l’allarme, a seguito dalle grida di aiuto sentite da alcuni vicini, sul posto, poco dopo le 18,30, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal capitano Mennato Malgieri, per i rilievi del caso, e un’ambulanza del 118. Lo spettacolo offerto ai militari e ai sanitari non sarà stato per nulla piacevole, questi ultimi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Avvisato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, è stato disposto l’esame esterno della salma, giunta intanto presso la morgue dell’ospedale di Vallo della Lucania, affidato al medico legale, dottor Adamo Maiese. I riscontri oggettivi hanno appurato che la morte è sopraggiunta a seguito delle gravi ustioni riportate dall’anziano con conseguente arresto cardio-circolatorio. La salma è stata liberata e restituita ai familiari per svolgere i funerali, che si svolgeranno presumibilmente nel pomeriggio di oggi.
Solo poche settimane fa, una tragedia simile accadde nel Cilento. A morire in quel caso, per l’incendio scoppiato all’interno della sua abitazione, fu il sessantasettenne Alfredo Miele. In quel caso a causare il tragico rogo fu una sigaretta lasciata distrattamente accesa.

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martedì, 22 ottobre 2024

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