«La Battipagliese è pronta per il salto»

BATTIPAGLIA. La Battipagliese ha ridato entusiasmo ai suoi tifosi: ripescata in Eccellenza dopo un anno in cui la vecchia società era stata inattiva, la squadra battipagliese attuale ha realizzato, col tempo, di essere competitiva per le prime posizioni, e ha anche rinforzato l’organico con gli innesti del portiere Piero Robertiello e del rifinitore David Mounard e che sono stati voluti fortemente dall’uomo mercato bianconero Carmine Guariglia per affrontare il girone di ritorno con ambizioni importanti.

Le zebrette hanno concluso il campionato al terzo posto, hanno avuto dunque accesso alla coda degli spareggi promozione: domani affronteranno al “Pastena” l’Audax Cervinara nei playoff per accedere in D, potranno accontentarsi anche del pareggio a differenza degli avversari, e in caso di superamento del turno dovrebbero poi confrontarsi con una tra Sorrento e Faiano nella finale del girone B. Poi eventualmente ci sarebbe la fase nazionale. Francesco Tudisco, tecnico della Battipagliese, è molto carico in vista dell’incontro con il Cervinara che può significare molto per le zebrette.

Mister, com’è andata questa stagione?
È un’annata finita bene. Siamo partiti con il piede giusto, ma da dicembre la squadra ha acquisito forza con gli innesti di Viscido, Robertiello, Biasi e Mounard. Siamo cresciuti di settimana in settimana fino ad arrivare al terzo posto a un punto dalla seconda. Sono orgoglioso di questi ragazzi e per la crescita esponenziale che hanno vissuto.

Ha citato elementi come Mounard e Robertiello i quali hanno giocato in Lega Pro per diversi anni. Come si gestiscono giocatori di questo tipo?

Devono essere ragazzi disposti a sposare un progetto tecnico. I due sono venuti con la giusta mentalità, si sa che calarsi nei dilettanti non è semplice. Mounard e Robertiello hanno trasmesso al gruppo le loro qualità come uomini e come calciatori.

Domani c’è la sfida con il Cervinara nei playoff. Come si prepara questa partita?

Come sempre. Fare i playoff a Battipaglia porta un po’ di apprensione ma ce la giocheremo, abbiamo le carte in regola per accedere alla seconda fase. Non dobbiamo pensare di avere due risultati a disposizione, bisogna provare a vincere.

Unica nota dolente, l’assenza “forzata” dei tifosi ospiti. Che cosa ne pensa?
Sono cose spiacevoli. Ma non succedono solo a Battipaglia. In Italia non abbiamo la mentalità, la cultura giusta. La Juventus è l’unica società ad aver costruito uno stadio di proprietà e i benefici si vedono. Finché non ci sarà un cambiamento radicale purtroppo ci saranno sempre questi problemi.

Lei è stato giocatore e bandiera della Salernitana. Il sogno sembra essere svanito. Salerno merita di meglio?
Salerno può ambire a qualcosa di più. Resta l’amaro in bocca perché questa squadra, purtroppo, ha un po’ dilapidato quanto costruito.

Cosa manca a mister Tudisco per il salto di categoria?
Forse manca uno come il nostro presidente Palmentieri.

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