Il procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Salerno illustra l’indagine che ha portato alla scoperta del giro di materiale pedopornografico sul web
Il procuratore capo di Salerno Franco Roberti, per anni coordinatore e sostituto procuratore della Dda di Napoli, ribatte duramente alle parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano: ''Forse, al governo certe cose non fa piacere che si sappiano". Il guardasigilli aveva criticato i magistrati che vanno in televisione ed ai convegni a parlare di giustizia e tribunali. "Il suo giudizio non è condivisibile", ribatte Roberti
Roberti starebbe valutando se aprire un'inchiesta. Intanto Alfonso Buonaiuto, il candidato nel cui comitato di Mariconda sarebbero accaduti i "gravi fatti" denunciati dal sindaco, minimizza l'accaduto
Franco Roberti si insedierà a capo della Procura di Salerno entro la metà di aprile. Prende il posto di Luigi Apicella, rimosso dal Csm dopo il caso De Magistris. Roberti si dice fiducioso e ribadisce: sarà lotta senza tregua alla mala, alla camorra e a tutte le mafie
L'ultima parola spetta al ministro della giustizia Alfano. Roberti si è occupato di molte inchieste sulla camorra (l'ultima quella che ha condotto alla cattura del latitante Setola) e ha fatto parte della direzione nazionale antimafia con Vigna