QUESTIONE GIUSTIZIA

Roberti duro con Alfano"L'Italia deve sapere"

Il procuratore capo di Salerno Franco Roberti, per anni coordinatore e sostituto procuratore della Dda di Napoli, ribatte duramente alle parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano: ''Forse, al governo certe cose non fa piacere che si sappiano". Il guardasigilli aveva criticato i magistrati che vanno in televisione ed ai convegni a parlare di giustizia e tribunali. "Il suo giudizio non è condivisibile", ribatte Roberti

''Forse, al governo certe cose non fa piacere che si sappiano. Per noi la giustizia è per i cittadini non per il governo''. Non condivide il procuratore capo di Salerno, Franco Roberti, per anni coordinatore e sostituto procuratore della Dda di Napoli, le parole del ministro della Giustizia Angelino Alfano che oggi, riferendosi ai magistrati, ha detto che la mafia ''si può combattere senza andare in tv o a fare convegni'' ma restando a lavorare in procura.
''E' opportuno che i magistrati mantengano la massima riservatezza - afferma Roberti - ma quanto affermato dal ministro non c'entra con l'efficienza o l'inefficienza della giustizia. Il suo giudizio non è condivisibile. I magistrati non devono essere certo degli opinionisti in tv ma credo abbiano il dovere di contribuire alla corretta informazione in tema di giustizia. Anzi, devono farlo e gli stessi cittadini hanno il diritto di sapere''.