La Tragedia

Il cunicolo della morte a Palinuro, recuperati i corpi di due dei tre sub

Gli speleosub dei vigili del fuoco hanno riportato a galla le salme di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi, entrambi cilentani. Resta ancora a cinquanta metri di profondità Silvio Anzola. Soccorritore si sente male: portato nella camera iperbarica. Si sospendono le ricerche.

CENTOLA PALINURO. Il corpo recuperato è quello di Mauro Tancredi, scomparso venerdì mattina insieme con Mauro Cammardella e Silvio Anzola, nelle acque di Palinuro, frazione di Centola. Due speleosub dei Vigili del Fuoco lo hanno riportato a galla. Il recupero del medico originario di Palinuro, da quanto si apprende, è stato più difficile rispetto a quello, avvenuto stamani, di Mauro Cammardella. Tancredi, infatti, aveva due bombole e quindi il corpo era più pesante.

Sarà il medico legale Adamo Maiese a effettuare, anche in questo caso, un primo esame esterno del cadavere che poi verrà trasferito, come le altre salme, nell'ospedale di Vallo della Lucania. Completate le operazioni del recupero di Tancredi, due squadre scenderanno per esaminare il tratto di grotta dove dovrebbe trovarsi il terzo sub, Silvio Anzola.  

Soccorritore in camera iperbarica. Un sub dei vigili del fuoco che stanno operando nella zona di Palinuro per il recupero dei tre sub scomparsi la mattina di venerdì scorso in un cunicolo delle grotte di Punta Iacco, al termine del recupero del secondo corpo si è sentito male per problemi con la decompressione ed è stato portato all’ospedale di San Leonardo in camera iperbarica. Dai vigili del fuoco spiegano che «si sta lavorando al limite» e che ora il collega si sta riprendendo. Poco dopo si decide di sospendere le ricerche, al momento le condizioni del mare sono proibitive.

«Stiamo valutando - spiega Giovanni Nanni, direttore regionale dei vigili del fuoco - dove possa trovarsi Anzola, ma abbiamo già alcune ipotesi concrete. Ora che un ingresso del cunicolo è stato liberato, avendo estratto i corpi degli altri due sub, sarà più facile procedere. I nostri uomini stanno svolgendo un lavoro eccezionale, senza sosta ma sempre valutando i rischi e senza mai sottovalutare le procedure di sicurezza».

Le squadre operative sul posto di speleosub provengono da Roma, Vicenza, Brindisi, Bari. «Non ci fermeremo - aggiunge il comandante dei Vigili del Fuoco di Salerno Emanuele Franculli - finché non avremo recuperato anche il terzo corpo. Lavoreremo anche tutta la notte, se necessario». Frattanto dal molo del porto di Palinuro, dove erano presenti anche ambulanze e unità di supporto psicologico della Protezione civile, si sono allontanati i familiari delle vittime. Alcuni di loro si sarebbero recati all'ospedale di Vallo della Lucania per il riconoscimento delle due salme.

La ripresa delle ricerche. Sono riprese stamane le operazioni che mirano al recupero dei corpi dei tre sub rimasti intrappolati la mattina di venerdì scorso in un cunicolo delle Grotte di Palinuro. Dopo l'individuazione ieri di due dei tre corpi - quelli di Mauro Tancredi e Silvio Anzola - avvenuta a circa 50 metri di profondità, gli speleosub dei vigili del fuoco effettueranno stamane un nuovo sopralluogo per individuare il corpo del terzo sub, Mauro Cammardella, prima di tentare l'avvio del recupero che è particolarmente difficile.

L'attività è coordinata dalla Capitaneria di Porto diretta dal tenente di vascello, Andrea Palma. Sul posto anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Emanuele Franculli.

La cronaca della giornata di ieri. Sono stati localizzati nel tardo pomeriggio di ieri i primi due corpi dei sub dispersi da venerdì mattina a Capo Palinuro. Li hanno trovati gli esperti del gruppo speleo sub dei vigili del fuoco: erano incastrati nel punto più stretto della grotta della Scaletta, un cunicolo che si estende nella roccia per 16 metri e largo in alcuni punti non più di 80 centimetri. Si tratterebbe di Mauro Tancredi e Silvio Anzola, nessuna traccia per il momento del più esperto, Mauro Cammardella. I corpi non sono stati ancora recuperati. Le condizioni della grotta erano proibitive.

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Le operazioni riprenderanno questa mattina, alle 7.30. Ieri sera il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo, che coordina le indagini, ha presieduto un briefing negli uffici della capitaneria di porto di Palinuro durante il quale si è parlato delle modalità di recupero dei corpi. Il pm ha anche disposto di filmare l’interno della grotta prima e dopo la rimozione dei cadaveri. Sulla questione, naturalmente, vige il massimo riserbo. Intanto in serata è atterrato sul porto di Palinuro anche un elicottero della guardia costiera dotato di camera iperbarica.

leggi anche: Individuati i corpi di due dei tre sub prigionieri nella grotta a Palinuro FOTO e VIDEO Si tratterebbe di Mauro Tancredi e Silvio Anzola. Nessuna traccia ancora, invece, di quello di Mauro Cammardella, titolare del Centro Diving. Le operazioni dei soccorritori complicate dai 50 metri di profondità

Le speranze cessate. È stata una giornata lunga e complicata, iniziata con la notizia del mancato ritrovamento dei tre sub nella “bolla d’aria” che avrebbe potuto dare ossigeno ai malcapitati. Era l’unica speranza per poter ritrovare ancora in vita i subacquei. Scene di disperazione sul porto con i familiari accorsi, prima in attesa di un miracolo e poi travolti dal dolore. Colpita da un malore anche la figlia di Mauro Cammardella, immediatamente soccorsa dai sanitari del 118. Fortunatamente niente di preoccupate. La Protezione civile del Gruppo Lucano di Centola ha allestito una equipe di sostegno per i familiari dei tre sub. Sul porto anche la psicologa Paola Schiavo e lo psichiatra Alfonso Pace.

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Le ricerche. Le operazioni di ricerca sono proseguite fino a sera quando sono stati individuati i corpi di almeno due sub. Non è stata un’operazione semplice. I vigili del fuoco prima di arrivare nel punto del ritrovamento hanno dovuto effettuare la bonifica del cunicolo con successiva a chiodatura della roccia per permettere la discesa dei sub in sicurezza fino ad una profondità di 45-50 metri.

Le prime indagini. In mattinata si è recato nello specchio di mare interessato dalle ricerche anche il sostituto procuratore Palumbo che, accompagnato dal comandante della capitaneria di porto di Palinuro, Andrea Palma, ha cercato di ricostruire la dinamica dell’accaduto. I tre sub, tutti esperti del settore, si sarebbero immersi pochi minuti dopo le 10 di venerdì e da allora non si sono avute più notizie. Con loro c’erano altri nove sub, che hanno seguito un itinerario diverso e che sono regolarmente rientrati. Il gruppo si era impegnato in un’immersione “in parete” lungo il cosiddetto costone “del Ribatto” di Punta Iacco, così chiamato perché la parete scende verticale e il moto ondoso si fa sentire più che altrove. Avevano effettuato la comunicazione anche alla capitaneria di porto, così come previsto da un’ordinanza del circondario marittimo del 2013. Ma all’interno della grotta, purtroppo, qualcosa non è andato per il verso giusto e i tre sub non sono più riemersi.

Le ipotesi sulla tragedia. Le indagini della capitaneria di porto si concentrano su un interrogativo: cosa ha impedito la risalita dei tre? Tra le ipotesi più accreditate, quella di un malore improvviso ad uno dei sub oppure un guasto all’attrezzatura. Ma è ancora troppo presto per avere certezza. Questa mattina, quando verranno recuperati i corpi, i guardiacoste disporranno il sequestro di tutta la strumentazione che verrà analizzata successivamente da un pool di esperti. Ieri sera un gruppo di speleo sub ha effettuato un ulteriore sopralluogo pre-operazione nella cavità. Hanno fatto rientro in porto sul gommone della guardia costiera pochi minuti dopo le 22. Con loro anche le prime riprese effettuate all’interno del cunicolo. Poi il silenzio. Le operazione riprenderanno questa mattina.

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