TRagedia in mare

Lutto cittadino per i funerali dei due sub morti nella grotta di Palinuro

Dopo l'autopsia di Cammardella e Tancredi, le salme riconsegnate ai familiari. Esaminati i dati delle immersioni dei due istruttori

CENTOLA PALINURO. Si terranno mercoledì 24 agosto, alle ore 18, nella chiesa Santa Maria di Loreto, a Palinuro, i funerali di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi, i due sub rimasti intrappolati venerdì scorso in un cunicolo della grotta della Scaletta insieme con Silvio Anzola (il cui corpo non è stato ancora recuperato nonostante le lunghe ricerche anche nella giornata di martedì). Le salme, dopo l'esame autoptico eseguito dal medico legale Adamo Maiese nell'ospedale di Vallo della Lucania, sono state riconsegnate ai familiari. Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, ha proclamato per domani lutto cittadino e le bandiere del Palazzo comunale saranno a mezz'asta.

La spiegazione del direttore regionale dei vigili del fuoco. Finché non si recupererà il corpo di Silvio Anzola, sarà più complesso stabilire la verità di quello che è accaduto. A ribadirlo, dopo averlo fatto anche il procuratore Giancarlo Grippo, il direttore regionale dei vigili del fuoco, Giovanni Nanni il quale spiega: «La certezza documentata potrebbe essere a questo punto molto più improbabile. Noi non trascureremo, comunque, di esplorare anche altre ipotesi che vanno al di là di quelle finora ritenute le più probabili e che comunque si sono basate sulle indicazioni che ci hanno fornito le persone che erano con loro, gli istruttori della scuola e tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito a fornire elementi di conoscenza». «Stiamo cercando di leggere - ribadisce - i dati a disposizione dell'immersione dei due istruttori (le attrezzature sono state sequestrate, ndr) che però non sono di Anzola. Se lui si fosse allontanato da loro o non fosse rimasto a ridosso della loro presenza, potrebbe aver operato tragitti e percorsi, anche distinti. Noi non possiamo far altro che ricostruire le varie ipotesi per poi verificarle». Sulle ricerche aggiunge: «All'interno della grotta abbiamo ispezionato quasi tutto, ci sono delle zone che giudichiamo inaccessibili. Crediamo sia impossibile che possa trovarsi in aree dove gli spazi stessi non consentano l'accesso perché le aperture sono più piccole della dimensione del corpo stesso. Ma anche in questi casi non trascuriamo nulla». I tre sub potevano essere stati vicini al momento dell'immersione e poi il corpo di Anzola spostato dalle correnti oppure trovarsi già distante dagli altri due: ma queste sono solo ipotesi, al momento non suffragate da nessuna certezza. «Le ipotesi - aggiunge Nanni - sono tutte plausibili, non possiamo escludere nulla». Malore, imprevisto, guasto nelle attrezzature, nulla viene per il momento escluso. Ma sembra affievolirsi l'idea secondo la quale le due bombole di Mauro Tancredi abbiano in un qualche modo ostruito il passaggio, costituendo un impedimento, dal momento che gli speleosub, durante le attività di soccorso, sono passati tranquillamente per il cunicolo, andando anche oltre le posizione dove erano adagiati i due corpi.

È stato dimesso lo speleosub dei vigili del fuoco colto da malore nel pomeriggio di venerdì dopo un'immersione per cercare di recuperare i corpi dei sub scomparsi a Palinuro. Dopo essere stato sottoposto a sette ore di camerica iperbarica all'ospedale di Salerno, il vigile del fuoco è stato ricoverato nel reparto di rianimazione.
Erano le 17.05 di venerdì quando la centrale operativa dei Vigili del Fuoco ha segnalato l'emergenza al San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. Portato a riva, il vigile del fuoco è stato trasferito in elicottero a Salerno e alle 18.30 è entrato in camera iperbarica insieme al medico Dante Lo Pardo, responsabile del servizio, e a un infermiere specializzato. Ne è uscito a mezzanotte, quando la sintomatologia è nettamente regredita. Sottoposto a controllo cardiologico, è stato ricoverato in Rianimazione. Nella giornata di ieri, dopo essere stato sottoposto a controllo con cardiologi, neurologo, otorinolaringoiatra e iperbarico, è entrato di nuovo camera iperbarica alle  13.10 per un trattamento di consolidamento della durata di un’ora e mezzo. In serata, il paziente è stato dimesso con il divieto di immersione per almeno quindici giorni.


 

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Le operazioni. Non è stato ancora individuato, invece, il corpo del sub milanese Silvio Anzola nonostante le lunghe ricerche di oggi e dei giorni scorsi. «Non lo abbiamo visto – ha spiegato Giovanni Nanni, direttore regionale dei Vigili del fuoco – ma abbiamo ragione di pensare che si trovi in un cunicolo già studiato». Non sarà facile recuperarlo: «Il problema più serio della Grotta della Scaletta rimane quello della presenza di limo, che genera sospensione e rende la visibilità pari a zero. Per questo tra un’immersione e l’altra dobbiamo attendere qualche ora prima di scendere nel tunnel». Il percorso per arrivare alla trappola che non ha lasciato tornare i sub in superficie è stato sagolato, ossia è stato creato un tracciato con puntelli e corde, una sorta di filo di Arianna che possa ricondurre all’itinerario seguito dalle vittime, per rintracciarle e poi poter tornare indietro senza rischi.

Il ritrovamento dei due corpi. Era stata proprio la figlia di Mauro Cammardella, l’istruttore sub di Palinuro, a chiedere al comandante della Guardia Costiera Andrea Palma di non smettere le ricerche fino a quando i corpi dei tre subacquei non fossero stati recuperati. E il corpo di Cammardella è stato il primo a essere recuperato,  intorno alle 11. Un paio d’ore dopo è toccato all’altro sub di Palinuro, Mauro Tancredi. I due corpi erano vicini, incastrati nel punto più stretto della grotta della Scaletta, nel cunicolo che si estende nella roccia per 16 metri ed è largo in alcuni punti non più di 80 centimetri. Le due salme dopo l’esame esterno effettuato dal medico legale Adamo Maiese, sono state trasportati via mare nel porto di Casalvelino e poi trasferite nella camera mortuaria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Oggi l'autopsia.

Tragedia di Palinuro, il recupero dei corpi dei sub
Grande spiegamento di uomini specializzati dei vigili del fuoco per restituire ai familiari, in attesa sul porto, le salme delle tre persone inghiottite dal mare (video di Vincenzo Rubano)

Le indagini. Il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo ha affidato le indagini alla Capitaneria di Porto e ai carabinieri. Negli uffici di Circomare Palinuro il magistrato ha parlato a lungo con il tenente di vascello Andrea Palma e con il capitano dei carabinieri Michele Zitiello. Le indagini proseguono e sono stati ascoltati altri sub presenti sulla barca il giorno dell'immersione e collaboratori di Cammardella, titolare di un centro diving. Ciò per fare un quadro più preciso di cosa può essere accaduto. Per ora, comunque, non vi sono indagati. Prosegue, dunque, l'attività di accertamento per capire cosa sia realmente successo ad oltre 45 metri di profondità. L'analisi delle attrezzature (che sono state sequestrate) potranno stabilire gli aspetti tecnici di quella immersione conclusasi tragicamente. Come ha ribadito il procuratore Giancarlo Grippo «la verità potrà svelarla la strumentazione dei tre sub, quel computerino che avevano al polso e che ha registrato movimenti e profondità. Appena verrà recuperata anche la strumentazione di Anzola, allora si potranno confrontare i dati per capire anche se i tre siano rimasti sempre insieme o se qualcuno di loro si sia allontanato dal gruppo». Malore, guasto alle attrezzature, un tragico imprevisto: nessuna ipotesi, al momento, viene scartata.

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Il sindaco. Per tutte le giornate successive all'incidente è rimasto a coordinare i volontari della protezione civile e dare supporto ai soccorritori il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, che ha espresso «vicinanza a tutte le famiglie e ai tanti amici dei tre sub, devastati da una tragedia immane». Stanziola ha provveduto a trovare un posto dove dormire a decine di soccorritori arrivati da tutti la penisola. «Al momento – ha dichiarato il primo cittadino – abbiamo recuperato i corpi dei nostri due concittadini. Speriamo di fare altrettanto, in tempi rapidi, anche con Anzola. Abbiamo sperato, in un primo momento, in una bolla d’aria che li avesse tenuti in vita. Poi è arrivato il momento del recupero dei corpi e del dolore. Ringrazio tutti quelli che stanno lavorando alle operazioni di soccorso e tutte le organizzazioni impegnate in questi giorni difficili». Stanziola ha sospeso per i prossimi giorni tutti gli eventi estivi del cartellone comunale.

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