Il dramma di Palinuro

Appassionati ed esperti sub, gli abissi erano loro amici

Cammardella aveva festeggiato sia Natale che l’ultimo Capodanno sott’acqua, Tancredi studiava l’ecosistema marino e Anzola era un palinurese d’adozione

CENTOLA PALINURO. I tre sub dispersi dalle 10 di ieri mattina erano esperti del settore. Su questo sono tutti d’accordo a Palinuro. Sulla banchina del porticciolo turistico, insieme ai familiari, sono arrivati tantissimi amici e colleghi. Mauro Cammardella e Mauro Tancredi erano del posto, entrambi molto stimati e conosciuti. Silvio Anzola, invece, era un palinurese d’adozione, viveva a Milano ma veniva in vacanza a Palinuro da oltre quindici anni. Mauro Cammardella era uno dei sub più esperti della zona ed era il responsabile del diving “Mauro sub Capo Palinuro”. Cammardella aveva collezionato negli anni una sporta di titoli e attestati. Come si legge dal suo sito internet è “istruttore Padi, Cmas e Dan, svolge l’attività subacquea con grande passione, professionalità ed infinita pazienza, profondo conoscitore dei fondali e delle grotte di Capo Palinuro, ove s’immerge tutti i giorni dell’anno, anche nei periodi più freddi. Si avvale di un team di istruttori e guide specializzati in grotta, tutti accomunati da una grande passione per il mare”.

Lo scorso anno, insieme ad un gruppo di amici, Cammardella decise di festeggiare il Capodanno sott’acqua con un’immersione nella meravigliosa e fredda grotta Azzurra. «È un modo singolare per augurarci un anno ricco di serenità», raccontò ai giornalisti. Lo stesso sub, l’anno precedente, con un altro gruppo di amici festeggiò il Natale nella grotta del presepe che, come spiegò Mauro, «è una delle grotte più belle del Capo. Uno spettacolo unico e grandioso che ogni volta provoca a chi la visita forti emozioni». Amico suo fidato era Mauro Tancredi con il quale aveva condiviso molteplici immersioni a Capo Palinuro.



Tancredi, viveva a Pisa, ma tornava spesso a Palinuro da amici e parenti. Era sub e studioso della grotta Azzurra. È stato fondatore insieme ad altri colleghi del Centro studi e ricerche “Publio Virgilio Marone” e ha realizzato diversi voluti sulle grotte di Capo Palinuro sollecitando in più occasioni interventi per salvare l’ecosistema marino all’interno della grotta Azzurra. «Credeva molto nelle bellezze del nostro territorio ed in particolare nella valorizzazione delle nostre grotte. – racconta Antonio Rinaldi, medico e presidente del centro studi – Ultimamente aveva presentato al Comune un progetto per realizzare un laboratorio di biologia marina e un centro di monitoraggio delle grotte in sinergia con il professore dell’università di Pisa Francesco Cinelli». Silvio Anzola invece era nato a Parma ma risiedeva da diversi anni a Milano. Nato nella città emiliana il 22 marzo del 1958, Anzola si era laureato al Politecnico di Milano in ingegneria aeronautica e la sua carriera professionale era rimasta legata al capoluogo lombardo dove si era stabilito con la famiglia. Era appassionato di immersioni e in questi giorni a Palinuro era in compagnia della figlia diciottenne che appena pochi giorni fa, accompagnata dal papà, aveva effettuato il suo “battesimo del mare”. Anche su Facebook il dolore di chi conosceva i tre: sulla pagina “Mauro Sub Capo Palinuro” in tanti scrivono «non è possibile, ditemi che non è vero».

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