IL CASO

"Nevrosi" da combinea Potenza gli 007 federali

Il presidente mette fuori rosa i "salernitani" della squadra lucana e l'allenatore si dimette. Scatta un'inchiesta, i dirigenti granata: "Noi tranquilli, vinciamo perché siamo più forti"

L'Ufficio Indagini è su Potenza-Salernitana. Ieri tre 007 hanno messo piede nell'Hotel Vittoria, il quartier generale dove la squadra di Arleo trascorre tutte le vigilie casalinghe. Gli ispettori federali hanno interrogato il presidente lucano, l’allenatore ed i calciatori ed hanno redatto il verbale. Scatta un'inchiesta.
Questi i fatti. Alle 10, il presidente Postiglione convoca una conferenza stampa d'rgenza nella hall dell’albergo. Allunga l’ombra della combine sulla partita. Lancia sospetti. Dichiara: «Mi arrivano strane voci su quattro-cinque giocatori. Per tutelare la nostra onorabilità, dal momento che noi vogliamo fortemente la serie C1, ho deciso di non far scendere in campo i calciatori in questione». Volano parole feroci. Il grosso s'era già cnsumato nelle stanze dell’albergo. Postiglione entra nelle stanze dei calciatori dicendo di dubitare del loro impegno nei novanta minuti di gara.
De Cesare va su tutte le furie: gli lancia il telefonino, volano insulti, sfiorata la rissa. «Per questo gesto - chiarirà poi Postiglione - De Cesare è stato messo fuori distinta». I retroscena svelano tensioni già in settimana. Mercoledì De Cesare sarebbe stato invitato a farsi da parte, adducendo a motivazione un infortunio. Venerdì i capi ultras del Potenza erano arrivati negli spogliatoi chiedendo alla squadra massimo impegno. Altre schermaglie di sabato.
Il bubbone esplode nella mattinata di ieri in albergo. Postiglione entra nella camera dell’allenatore e pretende che cambi la formazione. Arleo la stila con De Cesare, Cuomo e Cammarota. Il presidente cancella i tre nominativi e l’allenatore la riscrive allo stesso modo. Poi si dimette. La Salernitana arriva allo stadio in un clima surreale, con i poliziotti in assetto antismmossa. Murolo entra allo stadio e dichiara: «C’è una strana aria. Ipotesi di combine ipotizzata dal loro presidente? Beh, saranno fatti loro. Noi veniamo qui per giocare al meglio. Vinceremo perché siamo la capolista».
Intanto Arleo si piazza fuori con i tifosi. E dichiara: «Le mie dimissioni sono irrevocabili». Il sindaco Santarsiero: «Vicenda dai contorni nebulosi. Una giornata triste per lo sport». Postiglione segue la partita sotto minaccia e sotto scorta. I tifosi lo invitano ad uscire fuori per affrontarli.
Il Potenza fa parte del riscaldamento sul piazzale dello stadio. La Berretti è da poco andata via. In albergo il capitano ed ex granata, Ametrano fa scudo ai compagni: «Presidente, o tutti o nessuno». Alla fine scendono in campo perché interviene l’Associazione Calciatori, chiedendo agli atleti di non mettersi in difetto. Finisce con la polizia in assetto antisommossa e coi pochi tifosi granata al seguito che continuano a rivolgere una domanda: «Che cosa è successo?».
Pasquale Tallarino