Calcioscommesse, coinvolta anche la Salernitana. Lotito: "Non credo a queste bugie"

Si allarga anche al club granata l'inchiesta di Catanzaro che ha già portato a 50 arresti e 70 indagati. Altre 5 gare nel mirino. Dubbi anche su Benevento e Ascoli

SALERNO. Dalla festa promozione, alla paura per il futuro. Tutto a causa di alcuni pizzini ritrovato dai poliziotti della Dda. Ci sono almeno altre cinque partite che sarebbero state combinate e su cui gli inquirenti di Catanzaro, che hanno concluso la prima fase dell'inchiesta sul calcioscommesse, stanno indagando. Gare che riguarderebbero almeno tre squadre. Tra queste la Salernitana, promossa direttamente in serie B dopo aver vinto il girone C di Lega Pro. Così, dopo le intercettazioni in cui il patron Lotito veniva definito come un "ricattatore", ora i granata entrano a pieno titolo nella nuova inchiesta sul calcio scommesse. Ma porprio il presidente della Lazio e co-proprietario del cavalluccio sembra non temere l'inchiesta: "Io vado avanti, non credo a queste bugie".

leggi anche: Scommesse, 50 arresti. In manette i paganesi Califano e l'ebolitano Ciccarone. Nelle intercettazioni spunta Lotito: "È un ricattatore" Vasta operazione della Polizia in numerose regioni, la Procura di Catanzaro indaga su una rete di associati tra Lega Pro e serie D. In manette anche Mario Moxedano e due ex calciatori dell'Ebolitana: Astarita e Izzo. E nelle intercettazioni telefoniche spuntano i nomi di Galliani, della Infront e del patron di Lazio e Salernitana (che risultano non indagati). Tra le partite sospette anche Vigor Lamezia-Paganese

Coinvolti calciatori e dirigenti sportivi. Delle partite di Lega Pro su cui si starebbe concentrando l'attenzione degli investigatori della squadra mobile di Catanzaro e del servizio centrale operativo avrebbero parlato in diverse telefonate alcuni degli indagati e degli arrestati nell'operazione di ieri (martedì 19 maggio). Discorsi nei quali, si apprende da fonti qualificate, i personaggi coinvolti nell'inchiesta affermerebbero di aver avuto notizie da soggetti terzi sulla possibilità di scommettere su quelle partite perché combinate. Si tratterebbe di almeno una decina di soggetti, tra cui altri calciatori e dirigenti sportivi.

Dubbi anche su Benevento e Ascoli. Sarebbero almeno tre le squadre tirate in ballo in questa nuova fase dell'inchiesta: la Salernitana, che ha vinto il girone C di Lega Pro e l'anno prossimo giocherà in serie B, ma anche il Benevento e l'Ascoli. Il Benevento è inserito nello stesso girone della Salernitana. I marchigiani militano nel girone B, sempre di Lega Pro. Entrambe hanno disputato i play off per accedere in serie B e sono state sconfitte.

leggi anche: Scommesse, calcio e potere nelle intercettazioni dell'inchiesta: "Lotito ha più squadre e ricatta tutti" Negli atti dell'inchiesta di Catanzaro, che ha portato a 50 arresti e 70 indagati tra dirigenti e giocatori in Lega Pro e Serie D, c'è anche un dialogo intercettato tra Vittorio Galigani e il ds dell'Aquila, uno degli arrestati nel blitz, in cui viene descritto uno scenario di poteri e condizionamenti all'interno della Lega Pro. E il deus ex machina sarebbe il patron di Lazio e Salernitana

Lotito: "Io vado avanti". Già nelle prime ore dell'inchiesta si era parlato della Salernitana. Una delle intercettazioni infatti riguardava il patron Claudio Lotito. In un dialogo telefonico tra Vittorio Galigani e il ds dell'Aquila in cui viene descritto uno scenario di poteri e condizionamenti all'interno della Lega Pro. E il deus ex machina sarebbe il patron di Lazio e Salernitana definito come «ricattatore» del presidente della Figc Carlo Tavecchio e quello della Lega Pro Mario Macalli. Immediata la replica di Lotito: «È pura follia, questa. Perché mi tirano sempre in mezzo a qualche schifezza, perché?». E dopo la notizia del coinvolgimento dei granata è ancora più dura: «Non ho niente da dire, parlo con i fatti: vado avanti come un treno sulla strada del lavoro e dei risultati, è evidente che sto cogliendo nel segno. Tutto queste bugie non mi interessano, rispondo alla mia coscienza. La Salernitana? I pizzini? Ma non scherziamo...».

Quote e partite truccate nei "pizzini". A mettere nei guai la Salernitana sarebbe alcuni "pizzini" con quote, nomi di squadre e modalità di giocate trovati dalla polizia nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione dei 50 fermi disposti dalla Dda di Catanzaro. In uno, ad accompagnare la giocata da fare, c'è scritto: "se ci beccano ci arrestano".  Le perquisizioni effettuate dalla squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco hanno riguardato sia le persone sottoposte a fermo, sia altre 27 per ora indagate in stato di libertà. Gli investigatori sono andati alla ricerca, soprattutto, di tablet e smartphone. Dalle indagini, infatti, è emerso che in certe fasi delle trattative per organizzare le combine, i fermati utilizzavano la messaggeria telefonica ed in particolare whatsapp. I pizzini, secondo quanto appreso da fonti qualificate, sarebbero stati utilizzati da alcuni indagati anche per comunicare le modalità di gioco delle scommesse al fine di evitare di concentrare somme troppe elevate sulle singole partite, così da evitare l'abbassamento.