SALERNITANA

Brini: "Di Napoli gioca? Decideremo insieme"

"La formazione la deciderò soltanto domani. A Potenza dobbiamo giocare con determinazione e un pizzico in più di cattiveria"

270’ per centrare un obiettivo. Un testa a testa con altre due formazioni in cui Brini avrebbe voluto arrivarci con tutta la squadra a disposizione, col dilemma Di Napoli che sembra turbarlo. Ma anche per qualche altro giocatore non al massimo della condizione fisica. Il tecnico cerca di restare tranquillo e sereno, per le scelte che effettuerà oggi e da uomo di calcio non vuole nemmeno pensare a risultati a sorpresa pericolosi in queste ultime tre giornate di campionato. Intanto focalizza l’obiettivo, concentrandosi su di esso. Intrecci particolari? «Inciuci? Non voglio neanche pensarlo, non sarei più libero mentalmente».
• Perché, in due mesi, non è entrato nelle grazie di tifoseria e critica?
• «Non cerco nemmeno di spiegarmelo. Sono venuto per raggiungere un obiettivo e cercherò di centrarlo».
• Obiettivo che seppur vicino non alimenta l’entusiasmo della piazza: perché?
• «Considerazioni su cui non mi addentro. Per questa squadra l’entusiasmo c’è; forse all’inizio è stato dato per scontato che avrebbe vinto con largo margine di vantaggio. Questo è sbagliato pensarlo nel calcio».
• Potenza è una gara importante per la serie B?
• «Certo. L’importante è che sia affrontata con determinazione e cattiveria sportiva».
• Le condizioni fisiche di alcuni giocatori possono creare qualche problema?
• «Abbiamo ancora un allenamento. Poi farò le mie valutazioni, la formazione la deciderò domani».
• Rischierà Di Napoli?
• «Dipenderà molto da lui. Valuteremo le sue condizioni nell’ultimo allenamento».
• Se dovesse decidere adesso Di Napoli sarebbe titolare?
• «Non posso deciderlo perché manca ancora un allenamento. E’importante, dopo vedremo se può ritenersi a disposizione».
• La presenza di Di Napoli inciderà sulla scelta del modulo da adottare?
• «Non è la presenza di Di Napoli che possa determinare l’assetto di gioco di una gara. Se non dovesse essere disponibile sicuramente ci sarà un altro. Non siamo dipendenti da Di Napoli, abbiamo una squadra che deve giocare a calcio».
Un vantaggio giocare in trasferta a porte chiuse?
«Potrebbe essere sia positivo sia negativo. Ci sono giocatori che sono stimolati anche dal tifo avversario, ma credo che in questo caso sia per noi un vantaggio».
Chi teme di più, Ancona o Taranto?
«Ho sempre detto che dobbiamo pensare a noi stessi, soprattutto se andiamo avanti con la stessa determinazione che abbiamo avuto nelle ultime gare».
Salernitana che non vince in trasferta da 4 mesi: c’è qualcosa che non va?
«Una squadra deve cercare di dare sempre continuità, meglio se riesce anche a vincere in trasferta. Per me interessa che dia sempre una continuità di risultati. Cercheremo di sfatare anche la casistica».
Che s’attende dal Potenza?
«Grande aggressività ma anche cattiveria. Dobbiamo dimostrare di averne più di loro, perché stiamo per arrivare alla classica ciliegina da mettere sulla torta. E non vogliamo che qualcuno ce la porti via».
Fabiani dice che ci sono troppi corvi intorno.
«La caccia è chiusa perchè altrimenti avrei preso un fucile. Bisogna soprassedere ed andare avanti. Dobbiamo essere più forti di loro».
Antonio Roma