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Il mondo di Favij e dei suoi fratelli padroni del web

Domani a Salerno arriva il giovanissimo youtuber E gli appassionati si mobilitano per questa celebrità

La rete globalizzata ha trasformato il modo di raccontare l’uomo e di veicolare notizie, siano esse riguardanti la narrativa, la musica, il cinema, l’arte della cucina, l’economia, la politica. Raccontarsi attraverso il video e metterlo in rete, su youtube, diventa una sorta di confessione, di narrazione del sé e del contemporaneo, un’enciclopedia di volti e di vite erranti lungo le toponomastiche virtuali del web. Quello degli youtubers, ragazzi che si riprendono con una telecamera e postano il video su internet guadagnando con la pubblicità, si è imposto negli ultimi anni come nuovo fenomeno antropologico.

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Sono i nuovi animali della rete, professionisti di una narrazione libera con cui mostrano le proprie passioni in cerca di visibilità. Roland Barthes scriveva: «Davanti all’obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte». Barthes si riferiva all’immagine fotografica, d’accordo, ma è il preludio ad una riflessione sulla potenza dell’immagine più in generale e del suo rapporto con la realtà.

E oggi la realtà, spesso, si confonde con la virtualità, i giovani creativi cercano nuovi sbocchi di espressione su piattaforme digitali, come quella di Youtube che consente la condivisione e la visualizzazione dei video in rete. Chi sono gli Youtubers? Creatori di filmati originali e personali che inseriscono sul famoso canale web, fondato nel 2005 e di proprietà dal colosso Google dal 2006.

Bene. Il “tubo” come chiamato in gergo, permette lauti guadagni per chi ci sa fare nel campo dell’audiovisivo. Più visitatori significano più click, quindi più visualizzazioni e maggiore appetibilità nel campo degli inserzionisti e della pubblicità. Col tempo, questa attività può diventare un vero e proprio lavoro fruttando, a coloro che riescono a decifrare i nuovi codici di comunicazione del terzo millennio, anche parecchi soldi. Si diventa così utente “partner” di Youtube, caricando video sempre più seguiti.

Di questo e di altro, nel campo dell’animazione e del web, si parlerà durante la quarta edizione del FantaExpo, Fiera del Fumetto, dell’Animazione e della Fantasia. Aree tematiche, concerti dal vivo, aree games e ludiche, tornei di videogames, spettacoli, incontri, conferenze, sono solo una parte di quel che sarà il FantaExpo 2015 che a sorpresa annuncia un ospite diventato ormai una star alla pari di attori e cantanti: FaviJ, nome d’arte di Lorenzo Ostuni, il primo youtuber italiano che ha raggiunto i 2 milioni di iscritti al suo canale Youtube. Ancora niente a che vedere con i numeri stellari dello svedese Felix Arvid Ulf Kjellberg, classe 1989, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Pewdiepie, capace di attirare sul suo canale Youtube più di 36 milioni di iscritti con 8 miliardi di visualizzazioni video.

Diversi sono i filoni del fenomeno youtuber: dai video musicali alle lezioni di trucc. o e moda, dai video comici e dal taglio cinematografico (vedi The Jackal) fino al gaming ovvero lezioni e recensioni di videogiochi, settore questo che contribuisce a tenere alta l’attenzione verso il mondo dei videogames il cui mercato infatti ha iniziato il 2015 con un trend positivo, registrando un +3,8 per cento a fine maggio con 29.3 milioni di videogiocatori secondo i dati dell’Aesvi (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani). Proprio al settore del gaming, appartiene il giovanissimo Favij, che grazie alla popolarità dei suoi video divertenti, durante i quali si riprende mentre commenta e gioca ai più insoliti videogame, ha pubblicato un libro per Mondadori, fatto un album di figurine per la Panini e adesso anche un film, “Game Therapy”.

La pellicola, vede protagoniste le web star del momento – la rete, ormai gigante del flusso, fagocita anche il cinema. “Game Therapy” è un action-fantasy movie, primo lungometraggio del regista statunitense Ryan Travis, che racconta di Lorenzo (Favij) che sta per finire la scuola, ma la sua intelligenza e ironia si esprimono al meglio nel mondo dei videogame, in cui si rifugia per sfuggire alla realtà.

Favij non è il solo youtuber italiano famoso. Certo non è tutto oro quello che luccica. Come ha detto il divulgatore scientifico Roberto Vacca: « Internet offre una ricchezza di informazioni, conoscenza, contatti umani. È così grande che ha gli stessi pregi e gli stessi difetti del mondo reale: pieno di cose meravigliose e anche di porcherie e cose inutili». Tuttavia molti youtubers sono emersi proprio grazie alla rete.

A far compagnia Favij ci sono Guglielmo Scilla in arte Willwoosh famoso anche nel cinema e radio, Frank Matano che ha lavorato con Le Iene, gli ormai cult The Jackal. Il fenomeno aiuta anche le case editrici a trovare nuovi scrittori, che abbiano canali youtube con milioni di visitatori, come è accaduto a Marzia Bisognin. Nel salernitano, si fanno valere gli I-Lights, un gruppo di giovani che, dal giornalismo alla recitazione, riversano le loro passioni e professioni nel mondo audiovisivo degli Youtuber.