i consumi

Venti kg all’anno ad abitante ma solo cinque pescati in Italia

Gli italiani consumano circa 20 chilogrammi di pesce per abitante all’anno, ma solo 5 chili di pesca è nazionale. È questo uno dei dati allarmanti emerso nel corso della presentazione del tour del...

Gli italiani consumano circa 20 chilogrammi di pesce per abitante all’anno, ma solo 5 chili di pesca è nazionale. È questo uno dei dati allarmanti emerso nel corso della presentazione del tour del “BuonPescato italiano”, che ha fatto tappa a Salerno. Sulle tavole delle famiglie della Penisola, infatti, arriva sempre più pesce che, prima di finire nelle reti, non nuotava nei mari nostrani. Cifre allarmanti, che fanno comprendere come, il più delle volte, i consumatori non abbiano una sufficiente cultura gastronomica e che, nel carrello della spesa, preferiscano mettere prodotti che, nella maggior parte dei casi, non possono essere considerati di qualità eccelsa.

E, così, capita che il 60 per cento delle specie ittiche consumate provengano dall’estero. Un vero e proprio controsenso per la nazione che diede vita alle quattro Repubbliche marinare, in cui la pesca, assieme alla pastorizia e all’agricoltura, è sempre stata uno dei principali indotti economici, la fonte di sostentamento per moltissime famiglie. Ma si sa, i tempi cambiano, e mutano anche le abitudini culinarie. Perciò si dà “spazio” a qualità di pesce che prima era sconosciuto, acquistabile a basso prezzo, soprattutto in periodi in cui la crisi svuota i portafogli delle famiglie e si tiene d’occhio, sempre più spesso, lo scontrino. Eppure si potrebbe spendere di meno, non rinunciando alla qualità, puntando sui prodotti locali, che dovrebbero essere sinonimo di freschezza e garanzia di risparmio, come le specie “sponsorizzate” dal tour che promoziona il pescato italiano. Varietà di pesce poco conosciute e che , quindi, non sono molto richieste. L’inversione di tendenza, da parte sia dei consumatori che degli operatori commerciali, avrebbe ripercussioni positive non solo sulle abitudini alimentari degli utenti ma anche sul borsino dell’economia ittica. (g.d.s.)

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