l'editoriale

Un giornale aperto alla città

Il fondo del neo direttore per i nostri lettori

Assumere la direzione di un giornale suscita una grande emozione e qualche preoccupazione perché oggi più che mai il mondo dell'informazione mette i giornalisti di fronte a una grande sfida di innovazione. Sfogliando "la Città" o guardando il suo sito ci si rende conto che dietro c'è un enorme lavoro. Quindi prima di parlare di programmi e di futuro è necessario fare i complimenti ad Angelo Di Marino, direttore uscente, e a tutta la redazione per il lavoro svolto in questi anni.

La presentazione di D'Antona

L'obiettivo ora è fin troppo ovvio. Dare ogni mattina ai lettori un giornale sempre più ricco, con inchieste, interviste ai protagonisti della giornata, analisi, dossier. E nel corso delle 24 ore un continuo aggiornamento del sito con le ultime notizie, le curiosità, i personaggi della vita salermitana. Il web si integrerà sempre di più con la carta stampata, creando una sorta di community, con una interazione continua tra sistema-giornale in tutte le sue declinazioni multimediali e pubblico-attore che può fruire di un'offerta più ampia e dire la sua. Il cambiamento si impone, in maniera quasi brutale, per tutti i giornali. E ancora di più per il quotidiano che in questo momento avete tra le mani. "La Città" è un giornale strutturalmente vocato a innovare - lo dicono la sua storia e quella del Gruppo l'Espresso di cui esso è terminale su questo territorio - e a fornire a chi lo legge valore aggiunto. Che significa? Diciamocelo senza troppi giri di parole. In futuro nessuno comprerà il giornale per leggere notizie che sa già dal giorno prima. Ma i lettori saranno sempre disposti ad andare in edicola e spendere i propri soldi per sapere come quegli avvenimenti vengono analizzati e giudicati da un giornale rigoroso  e autorevole. Ma rigore e autorevolezza sono solo le prime due qualità. La terza, che però va braccetto con le altre due, è l'autoreferenzialità. Mai per nessun motivo il vostro giornale dovrà rendere conto a qualcuno di esterno alla redazione. Faremo semplicemente quello che riteniamo sia giusto nell'interesse esclusivo dei lettori e di Salerno. Denunciando sì gli scandali e il malaffare, ma anche valorizzando quel tanto di positivo che c'è.

L'orgoglio dei salernitani, la loro consapevolezza di essere nel Sud una realtà speciale pur tra infiniti problemi, è il nostro orgoglio. Porte aperte dunque alla società civile e alle associazioni, al mondo delle professioni e dell'imprenditoria, al mondo del volontariato, dell'università e della cultura, attenzione massima ai sistemi di potere e agli intrecci tra politica, affari e criminalità. Ampi dibattiti e notizie sui temi più caldi della città, dal caso Crescent alle altre scelte urbanistiche, fino alla crisi economica e all'emergenza occupazione. Ma nessun condizionamento esterno. Trovare una notizia in esclusiva, capirla e saperla scrivere rappresenta solo una quota del buon giornalismo. Il resto, la quota maggiore, è onestà intellettuale e impegno civile. Ed è questo che "la Città" - riaffermando la sua tradizione - si impegna ancora una volta a garantire ai suoi lettori.