Tutti i paesi avranno i depuratori

Impianti nuovi o da ammodernare nella maggior parte dei comuni della Costiera amalfitana

SALERNO. Un tuffo dove l’acqua è più blu. Il refrain della nota canzone potrebbe tornare d’attualità in Costiera dove, da un po’ di anni, per via delle correnti e dell’inadeguatezza degli impianti di depurazione, il mare sta perdendo sempre più il suo appeal. Un gap ambientale che, tuttavia, dovrebbe ben presto essere colmato per far tornare il comprensorio amalfitano tra l’élite delle località balnerari. Tutti i paesi del comprensorio amalfitano, infatti, si sono attrezzati per dotarsi dei depuratori o per ammodernarli. Le strutture, finanziate con i soldi della Comunità europea, dovranno essere pronte e funzionanti entro il 31 dicembre 2015, perché, in caso contrario, i fondi faranno marcia indietro e ritorneranno a Bruxelles.

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È il caso dell’impianto di Maiori-Minori, che è anche il più costoso. Il luogo individuato è quella di Costa d’angolo, proprio all’ingresso del paese. Ma, per via di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, i fondi sono stati persi. Fortunatamente, però, l’opera è stata inserita nel finanziamento 2014-2020.

Quasi tutto pronto, invece, per la costruzione della struttura (costo 7 milioni e 500 mila euro) che dovrà servire Ravello, Scala e Atrani. La zona prescelta, in località Marmorata, è quella già individuata oltre venti anni fa, dove vennero effettuati pure alcuni lavori preliminari.

Un altro impianto filtrerà gli scarichi di Praiano, Conca dei Marini e Furore. Anche in questo caso l’iter burocratico è in fase avanzata e i lavori del depuratore, finanziato con circa 5 milioni di euro, nel territorio comunale di Conca dei Marini, dovrebbero cominciare a fine estate. «Sarà un impianto a bassissimo impatto ambientale – spiega il primo cittadino di Praiano, Giovanni Di Martino – in quanto l’opera sarà posizionata in una galleria preesistente che verrà solo allargata».

Una scelta radicalmente diversa, invece, ha fatto Cetara. Nel caratteristico borgo marinaro, famoso per la sua flotta di pescherecci e per la colatura d’alici, si è preferito utilizzare i fondi (circa 2 milioni e 500mila euro) piuttosto che per costruire un impianto ex novo, per collegarsi a quello di Vietri sul Mare.(g.d.s.)

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