ambiente

Scarichi fognari illegali sui fondali della Costiera amalfitana

Scoperte dal Gruppo subacqueo salernitano anche condotte sottomarine rotte dal sovraccarico. E a Vietri sul Mare i “Due Fratelli” danneggiati dalla pesca dei datteri

SALERNO. Il mare della Costiera amalfitana, seppur balneabile, è sempre meno “divino”. Già, perché i 36 chilometri di costa da Vietri a Positano, sono patrimonio dell’Unesco ma non dell’uomo. Che sta cercando di distruggere, a volte purtroppo riuscendoci, ciò che la natura ha regalato. Così s’assiste, anno dopo anno, ad un progressivo peggioramento delle condizioni marine. A fare il punto della situazione e a denunciare anche scarichi abusivi è il Gruppo operativo subacqueo salernitano. «In Costa d’Amalfi – evidenziano gli appartenenti a GoSub – siamo testimoni del cambiamento negativo più radicale avvenuto nel Golfo di Salerno. In 20 anni siamo passati dal poter ammirare, durante le immersioni, acque cristalline e piene di vita, a fondali verdastri e ricchi di residui che soffocano ogni forma di vita marina».

Dunque una condizione generale preoccupante, che mette a rischio la stessa fauna e flora marina se non si corre ai ripari. Ma quali sono le cause? I sub non hanno dubbi: «A provocare questo scempio sono maggiormente gli scarichi fognari illegali». Ma c’è pure dell’altro. A detta dei sommozzatori, infatti, in Costiera i depuratori funzionanti sono pochi. «Esistono vasche che, una volta raggiunta la capacità massima, rilasciano tutto in mare, creando colonne di melma che, a seconda delle correnti, si spostano in una direzione o nell’altra. E questo fenomeno s’amplifica nella stagione balneare, quando la popolazione residente si quintuplica».

Clicca qui per guardare la mappa in alta definizione

Anche le condotte sottomarine, depuratori ante litteram, non godono di buona salute. Tant’è che i sub hanno documentato con dei video le “perdite” delle tubature a causa del sovraccarico.

Scarichi incontrollati nelle acque davanti a Positano
Da una parte gli scarichi illegali, dall'altro le condutture sottomarine (depuratori ante literam) che non godono certo di buona salute. Ecco la situazione a largo di Positano, alla profondità di 55 metri, testimoniata dalle immagini dei sommozzatori di GoSub, Gruppo operativo Subaqueo salernitano (a cura di Gaetano De Stefano)

A farne le spese sono gli habitat dei fondali. «Un caso emblematico – sottolineano i sub – è la Secca di Capo d’Orso, un massiccio sommerso che parte da una profondità di 56 metri. Luogo, un tempo, di immersioni incantevoli dove si poteva ammirare, oltre ad un mare azzurro, una vita rigogliosa e la presenza di specie molto particolari, come la paramuricea albina o la gerardia savaglia. Ora questo paradiso sta scomparendo, in quanto i sedimenti provenienti dagli scarichi massicci formano una sorta di cortina che soffoca tutta la vita».

I mali del mare della Costiera, tuttavia, non sono solo gli scarichi. Anche il bracconaggio incontrollato fa la sua parte. «Le basi sommerse degli scogli denominati “Due fratelli” di Vietri sul Mare – rimarcano i sub – sono oramai ridotti ai minimi termini, per via della pesca proibita dei datteri di mare. A Conca dei Marini, invece, le razzie di corallo rosso hanno depauperato quest’autentico spettacolo della natura, oramai visibile solo oltre i 65 metri di profondità».

leggi anche: Tutti i paesi avranno i depuratori Impianti nuovi o da ammodernare nella maggior parte dei comuni della Costiera amalfitana

Anche gli scarsi controlli delle autorità preposte contribuirebbero a depauperare un patrimonio unico al mondo. «Non esiste alcuna tutela – rilevano i sub – dei siti archeologici. Infatti si permette alle imbarcazioni di gettare l’ancora tranquillamente in alcune aree in cui invece non dovrebbe essere consentito. E in questo modo si perpetua un’opera di distruzione della posidonia oceanica, pianta marina indispensabile per la protezione delle coste dall’erosione, in quanto i cespugli (o praterie) sono folti, e sono pure l’habitat di tante specie ittiche».

Ma la Costa d’Amalfi offre ancora spettacoli naturali unici anche sott’acqua. «Nei pressi dell’arcipelago de Li Galli – spiegano i sub – ci sono mante e cetacei. E uno spettacolo unico e lo si può ammirare anche nei fondali dello scoglio d’Ischitella a Praiano».