Terremoto a Ischia, i cittadini protestano all'arrivo di Mattarella

ISCHIA - Le tensioni a Ischia esplodono nel giorno della visita del Presidente della Repubblica, prima del suo arrivo. "Siamo abbandonati - grida Francesca Castagna, giovane imprenditrice - Mattarella doveva venire qui una settimana fa, non oggi a farsi una passeggiata con le sue televisioni, che stanno sminuendo tutto. Il ministro della difesa Pinotti giorni fa è venuta qui a dare una medaglia al piccolo Ciro che ha salvato i fratelli, ma poi una casa per il bambino abbiamo dovuto trovarla noi".

Gli abitanti raccontano di letti per realizzare improvvisati posti di blocco contro i ladri, un caso di sciacallaggio. Non trattengono l'ira per "la mancanza di coordinamento nella macchina dei soccorsi, anche se ringraziamo i vigili del fuoco". La parte alta di Casamicciola, sfigurata dal sisma e ridotta a un borgo fantasma, torna a pulsare rabbia per un giorno. A dispetto delle tante divise in giro, la gente lamenta una scarsa sorveglianza di notte, quando le case vuote sono a rischio sciacalli.

La rabbia cresce fino allo scontro tra una delegazione del comitato e le forze dell'ordine, per il rifiuto a poter incontrare il capo dello Stato. Nell'aria gonfia di umidità risuonano urla e strepiti. Alla fine sarà concesso un faccia a faccia. "A Mattarella - racconta Teresa Capuano, presidente del comitato residenti zona rossa- ho mostrato la mia casa per fargli vedere che non è abusiva. Ha osservato molto e parlato poco, ma ci ha promesso che non saremo abbandonati. E poi mi ha detto che non credeva che la situazione fosse così grave".

All'arrivo del presidente però nessuno protestaa, con la folla fiaccata da ore sotto il sole. Scatta perfino qualche timido applauso, anche se qualcuno grida "non vogliamo finire come Amatrice", ricordando ritardi e promesse mancate nel disastro del centro Italia. E l'economia turistica di Casamicciola è già in ginocchio.