PAGANI

Stupro di una 16enne, Bombardino e Saggese scarcerati

I due paganesi hanno lasciato il carcere dopo un anno. Dovranno attendere l’esito del processo in due diverse località della provincia

PAGANI. Sono stati scarcerati dopo quasi un anno di reclusione in cella, Giuseppe Bombardino e Antonio Saggese, imputati di stupro e sequestro di una ragazza minorenne: la decisione dei giudici della prima sezione penale del Tribunale di Nocera Inferiore ha accolto in parte la doppia istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Giuseppe Della Monica, con due diverse destinazioni per la misura, entrambe fuori dalla città di Pagani e dalla Provincia di Salerno, nonostante il parere contrario opposto in aula dal pm Roberto Lenza. Il provvedimento è arrivato a meno di un anno dal blitz dei carabinieri, che risalirono ai due dopo la denuncia presentata dalla vittima, accompagnata in ospedale dalla madre.

Il processo, avviato in primo grado al Tribunale di Nocera Inferiore, si chiuderà nella prossima udienza prevista l’otto febbraio prossimo, a pochi giorni dal 14, giorno in cui avvennero i fatti, con la formula del rito abbreviato condizionato, senza dibattimento. La sentenza arriverà dopo il deposito delle relazioni tecniche disposte dai giudici e affidate a un ginecologo e a un perito informatico, incaricati di valutare rispettivamente le tracce sessuali raccolte con eventuali lesioni e i contatti telefonici sulle celle dei due paganesi e della vittima nelle due ore dei fatti contestati.

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In precedenza entrambi gli imputati, inizialmente difesi da altri due legali, avevano incassato rigetti in sequenza delle istanze di scarcerazione, in primis dal Riesame, che aveva blindato l’impianto accusatorio ricostruito dagli inquirenti. In particolare i due sono accusati di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona ai danni di una sedicenne, finita nel mirino nel corso di una notte di follia. I due ventenni, già noti alle forze dell’ordine, nel febbraio scorso furono arrestati dai carabinieri, con l’indagine curata dal pm Ernesto Caggiano per tutta la fase preliminare, poi arrivata al rito immediato disposto dal gip dopo un delicato incidente probatorio svolto in estate a ricostruire l’intero pregresso dei rapporti tra i due e la vittima, con la conferma delle accuse mosse raccolte nuovamente, in modalità protetta, presenti gli imputati, il pm e il gip. Dopo un primo rigetto davanti al gip della richiesta di abbreviato, la nuova istanza analoga per un processo rapido era stata presentata dall’avvocato con successivo accoglimento. La prima udienza era stata celebrata a dicembre e poi l’undici gennaio, quando è slittata la sentenza ed è stata contestualmente presentata l’istanza decisiva per ottenere la scarcerazione.

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