Salerno

«Spesi 350 milioni per opere pubbliche mai completate»

Il consigliere comunale Lambiase fa i conti: «Sono diventate un pozzo senza fondo. Serve un cambio di passo»

SALERNO. «Le grandi opere pubbliche avviate a Salerno e mai completate, stanno diventando un “pozzo senza fondo”, nel quale si buttano decine di milioni di euro, senza alcun beneficio per la collettività. Un “contenzioso” complesso che impegna costantemente gli uffici comunali». Ad oggi le opere pubbliche ci sono costate 351 milioni di euro. A fare i conti è il consigliere comunale (Salerno di tutti) Gianpaolo Lambiase che mette in colonna i costi di otto progetti per i quali «i tempi lunghissimi di realizzazione costano … ed aumentano sempre di più le previsioni di spesa». Le opere sotto la lente d’ingrandimento del consigliere della sinistra salernitana, partono dalla Stazione marittima – costata 20 milioni di euro – che Lambiase paragona a «una nuova stazione ferroviaria ultimata, ma priva di binari! Non è ancora pienamente utilizzabile perché sono necessari lavori di escavo dei fondali del molo adiacente, che dunque non accessibile alle grandi navi da crociera» e per i quali «saranno impegnati ancora altri 20 milioni di euro». Dall’unica opera completa e inutilizzata per le sue funzioni, alle altre sette, a iniziare dalla Cittadella giudiziaria – «primo stralcio 72 milioni di euro; secondo stralcio 26 milioni di euro» – tre edifici pronti, «altri tre sono ancora da completare. Non si trasferiscono gli uffici giudiziari nemmeno nella parte appena terminata – commenta Lambiase – perché non viene completato nè collaudato l’impianto di “sicurezza attiva”». E poi c’ la ferita aperta di piazza della Libertà (senza Crescent) i cui costi «sono arrivati “alle stelle”. Tra somme spese e ancora da spendere, il totale ammonta a 62 milioni di euro».

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In corso di completamento c’è il progetto Porta Ovest, che consentirà di connettere il porto all’autostrada con una doppia galleria. Un progetto per il quale sono stati «impegnati 140 milioni di euro. I lavori continuamente si interrompono, per interferenze tecniche (stabilità dei viadotti delle ferrovie, dell’autostrada e dei costoni rocciosi), e per problemi economico–giudiziari, la ditta esecutrice è stata oggetto di provvedimento di interdittiva antimafia ed il personale continua a lavorare in “amministrazione straordinaria”», spiega Lambiase. Poi c’è il progetto di Capitolo San Matteo che si trascina oramai da circa dieci anni. Un «finanziamento di 12 milioni di euro per la zona attrezzata sulla litoranea a confine con Pontecagnano, destinata all’insediamento della “cantieristica nautica”. I lavori sono completi da molti mesi, ma l’area non ospita alcuna attività».

L’altro progetto è quel contratto di quartiere «costato 10 milioni» con opere iniziate nel 2010. Un «intervento che prevede nuova viabilità, rete fognaria e costruzione di “case comunali” sulle frazioni alte e le case non sono state ancora realizzate». Infine, ma non ultimo il «Palazzetto dello sport, nei pressi dello stadio Arechi. I lavori iniziano nel 2005 poi interrotti e mai finiti. Sono stati spesi 9 milioni di euro».

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