I COMMENTI

«Sono necessari corsi di educazione ai sentimenti»

Indignazione per il post del musicista Antonio Foglia sul suicidio della 31enne che aveva girato scene hot

SALERNO. Vergognoso, intollerabile, sessista, irrispettoso. Sul web, e non solo, si moltiplicano i commenti di censura nei confronti del messaggio postato su facebook, alle 23 di martedì, sul suicidio della 31enne napoletana che non riusciva più a tollerare la gogna mediatica per un suo video hot. L’autore, il 32enne di Giffoni Valle Piana Antonio Leaf Foglia, dopo essere stato crocifisso dalla blogger Selvaggia Lucarelli, aggredito da tantissimi uomini e donne e dopo un secondo post di scuse, ha scelto di cancellarsi dal social network. Pagando lo scotto di essere allontanato dall’orchestra Claudio Abbado perché, come ha tenuto a precisare il presidente Gianni Di Lisa, «le sue idee sono lontanissime dalle nostre. Ci sentiamo offesi e abbiamo subito provveduto a inviare un messaggio di scuse alla famiglia della ragazza».

Quel suo “Ti è piaciuto zoccoliare e farti guardare? Adesso non ti resta che da un foulard penzolare”, aggravato da “Spero che da domani tutte quelle come lei facciano la stessa fine. Tutte da un foulard a sventolare” non è stato digerito. «In qualità di direttore, ma anche e soprattutto come cittadina, donna e madre, prendo con fermezza le distanze dal vergognoso comportamento di Antonio Foglia, studente del Martucci relativamente alla grave vicenda che lo vede coinvolto ai danni dell’immagine e della dignità della ragazza napoletana, e anche ai danni della sensibilità di quell’intera comunità che fonda la propria esistenza sull’etica del rispetto verso l’essere umano», ha rimarcato Imma Battista, direttore del conservatorio Giuseppe Martucci.

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Di etica parla pure Wilma Tabano di Spaziodonna: «Questo ciarlare sulla rete sta diventando insopportabile. D’accordo con Mentana su tutta la linea. Ci sono troppi webeti che si svegliano al mattino e cominciano a usare una tastiera, mentre invece farebbero bene a riflettere. Siamo di fronte a un momento di negazione della storia, che non va necessariamente avanti, ma può anche tornare indietro. Bisogna fare uno sforzo collettivo per tornare a crescere e liberarci di migliaia di parole offensive e volgari». Prende le distanze anche il musicista Stefano Giuliano: «Mi auguro che la gogna mediatica gli faccia capire la gravità delle sue azioni. Cacciarlo dall’orchestra Abbado? Io forse non l’avrei fatto. Piuttosto l’avrei invitato a un confronto con tutti, in modo da fargli capire fin dove si è spinto». Indignata Loredana Marino, segretaria provinciale di Rifondazione comunista: «La cosa più drammatica è infierire contro una vittima senza avere rispetto neppure per la morte. Voglio sperare che l’abbia fatto per sete di fama, altrimenti non c’è nessun senso logico in un post del genere. Massima condanna e uno spunto di riflessione: occorrerebbe istituire nelle scuole dei corsi di educazione sentimentale, perché ormai i casi di questa natura si stanno dilatando a dismisura».

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