Il caso

Salerno, il veleno di Antonio gli costa l’ira del web e l’addio all’orchestra

Musicista di Giffoni prima offende, poi tenta di chiedere scusa Ferma condanna della “Claudio Abbado” che lo allontana

SALERNO. Sono le 23.03 di martedì quando Antonio Leaf Foglia, trombonista di Giffoni Valle Piana, decide di pubblicare sulla sua pagina facebook un post violento, sessista e irrispettoso della morte. Il messaggio rivolto alla 31enne napoletana suicida per non riuscire più a tollerare la gogna del web per un suo video hot, è feroce: «Ti è piaciuto zoccoliare e farti guardare? Adesso non ti resta che da un foulard penzolare... (...) Spero che da domani tutte quelle come lei facciano la stessa fine. Tutte da un foulard a penzolare».

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L’indignazione social è servita su un piatto d’argento: Selvaggia Lucarelli intercetta la pietra dello scandalo e la fa protagonista di un primo post: «Caro Antonio, visto che godi del suicidio di una ragazza e visto che sei anche un musicista presso l’orchestra sinfonica di Salerno e non solo per cui immagino un pò di popolarità non ti dispiaccia, eccoti servito». La giornalista, augurando a Foglia una giornata come le tante vissute dalla giovane donna suicida dopo la pubblicazione del video, scatena la rete. Poi, un secondo social messaggio in cui ne tratteggia la pochezza umana («L’ha rimosso in 10 minuti il vigliacco. Troppo tardi Antò») ricordandogli che sul web tutto resta e che quello che si scrive ha sempre delle conseguenze. «Spero che l’orchestra sinfonica di Salerno si vergogni, come dovrebbe essere in memoria di ... e per rispetto di tutte le donne, di averti tra i suoi musicisti, così una piccola conseguenza tocca pure a te. Spero che si vergogni la curva del Salerno calcio ad ospitarti allo stadio. E che anziché suonare in un tributo a Vasco da ora in poi, al massimo, ti facciano suonare in un tributo a ...».

A polemica ormai deflagrata, il diretto interessato maldestramente precisa le sue intenzioni, derubricando il tutto come una bravata: «Non mi aspettavo una reazione del genere... in fondo si sa che vari giornalisti e opinionisti devono riempire pagine e articoli sfruttando le morali e le disgrazie altrui... ma va bene così? Oramai hanno creato il personaggio dell’uomo cattivo. Ed è proprio questo “uomo cattivo” che con tanta umiltà e gentilezza porge le più sentite condoglianze e scuse alla famiglia della ragazza morta... Ancora scusa a tutti se per una “bravata” ho toccato la sensibilità di tanta gente». Poi, repentinamente, il musicista oscura il profilo, prima di ricomparire in serata con un altro post in cui non solo il tono ma anche la scelta delle parole appaiono ben più misurate. «La pioggia di insulti da parte dell’opinione pubblica è una conseguenza che accetto, da cui non posso esimermi, e che sta contribuendo a delineare l’immagine del terribile mostro che, vi giuro non sono assolutamente. Nulla resta più grave delle parole che ho messo per iscritto. Nessuna assoluzione da implorare, solo vergogna e pentimento per quello che ho fatto».

Nel mezzo, tra il secondo e l’ultimo post, la decisione di allontanarlo presa dall’orchestra sinfonica di Salerno. Che già in mattinata, in un post, aveva chiarito: «L’orchestra sinfonica di Salerno “Claudio Abbado”, fermo restando il rispetto per la libertà di pensiero di ogni persona, prende le distanze da quanto scritto da Antonio Foglia». Ancora più chiaro il presidente Gianni Di Lisa: «La musica è cultura e i nostri ragazzi, mossi da amore e passione, non hanno niente a che vedere con questo bruttissimo gesto. Non ho idea del perché abbia scritto una cosa del genere e con quale animo: fino a questo momento Antonio si è sempre comportato bene. Ma sono sicuro di una cosa: le sue idee sono così lontane dalle nostre che il consiglio ha deciso di allontanarlo dalla formazione. Ci sentiamo profondamente offesi da questo messaggio e abbiamo subito inviato le scuse ai familiari della donna».

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