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Sindaci, rivolta contro il bilancio Udc verso lo strappo

L’ex presidente invita a disertare l’assemblea di domani. L’appello trova consensi tra gli amministratori centristi

SALERNO. «Invito i sindaci della provincia di Salerno a non recarsi ad esprimere il parere al bilancio di previsione 2015 dell’amministrazione Provinciale. Si tratta di una farsa, di un consuntivo travestito da previsionale, di una ulteriore ridicola manifestazione delle capacità amministrative e politiche di Canfora e del centrosinistra». Lappello dell’ex inquilino di Palazzo Sant’Agostino, Antonio Iannone arriva due giorni prima della riunione del collegio dei sindaci che, domani, dovranno votare il bilancio di previsione della Provincia di Salerno arrivato in consiglio lo scorso 21 dicembre. Seconda tappa prima dell’approvazione definitiva prevista il prossimo 30 dicembre.

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«Coloro che parteciperanno - è l’affondo di Iannone - offenderanno la propria intelligenza e la dignità dei territori comunali che rappresentano perché ad un bilancio di previsione 2015 da approvare a fine dicembre 2015 non si può esprimere nessuna valutazione utile e si può solo apprezzare con una convinta assenza di disprezzo l’assurdità posta in essere da Canfora». In pratica il ragionamento dell’ex presidente è semplice: «Un bilancio di previsione che arriva a fine anno, che osservazioni di previsione può raccogliere per, eventualmente, migliorarlo? Nessuna». Per questo motivo «chi rispetta se stesso e la propria funzione non può partecipare».

L’invito è ovviamente diretto soprattutto ai sindaci di centrodestra, ma anche nel centrosinistra, gli umori, non sono buoni. Il consigliere regionale e sindaco di Novi Velia, Maria Ricchiuti (Udc) ad AgendaPolitica.it, dichiara: «Non parteciperò all’assemblea dei sindaci. Lo ritengo un atto oramai inutile visto che si tratta di un rendiconto delle spese già sostenute, senza alcuna possibilità di modifica». L’assenza della Ricchiuti ha anche un sapore più politico tutto interno all’Udc. Una posizione critica, la sua, proprio contro il gruppo dei moderati di Palazzo Sant’Agostino (il vice presidente Tenore e il consigliere Milo) che sembra non “rispondere” più al partito e di condurre una linea autonoma. Frizioni che si riverberano anche sulle amministrative, nei comuni della provincia dove l’asse con il Partito democratico sembra non reggere.

«Per un bilancio di previsione vero e proprio - continua la Ricchiuti - si poteva immaginare la partecipazione effettiva dei Sindaci di tutta la Provincia di Salerno, con una serie di richieste per i servizi a cominciare dalla viabilità. In questo caso noi amministratori comunali siamo chiamati ad una semplice presa d’atto».

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