Calcio sporco

Scommesse, la Salernitana nella bufera: indagini sulle gare con Barletta e Messina

La gara del 25 aprile con i pugliesi e quella del 21 dicembre dello scorso anno con i siciliani al vaglio della procura di Catanzaro. Ma ci sarebbero almeno altre cinque gare sospette. Timori per la promozione

SALERNO. Spunta anche la Salernitana nell’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro sul calcioscommesse. La partita con il Barletta del 25 aprile, quella in cui i granata hanno conquistato la promozione in serie B, è in queste ore all’esame dei magistrati. Sospetti anche sulla gara con il Messina del 21 dicembre del 2014. Oltre a questa partita, ci sarebbero altri 5 incontri sotto indagine, una decina tra calciatori e dirigenti che potrebbero presto finire nel registro degli indagati, e almeno otto nuove squadre, tra cui, appunto, la Salernitana di Lotito, il Benevento, l'Ascoli, la Reggina, la Messina, la Renate, la Torres, la Viterbese e la Nuorese (le ultime due di serie D, le altre Lega Pro).

leggi anche: Salernitana, l'inchiesta calcio scommesse mette a rischio la B: "Aspettiamoci retrocessioni ed esclusioni" Anche i granata coinvolti nell'indagine di Catanzaro. Il club di Lotito farebbe parte del "livello superiore" cui mirava l'associazione a delinquere che aveva messo le mani sulla Lega Pro. L'esperto di diritto sportivo mette in guardia: si va dalla penalizzazione di uno o più punti, alla retrocessione all'ultimo posto o l'esclusione dal campionato di competenza

Gli approfondimenti su Salernitana-Barletta partono da una serie di intercettazioni dei giocatori della formazione pugliese che parlano diffusamente del match in programma allo stadio Arechi. Anche per
Salernitana-Messina avrebbero parlato, intercettati, alcuni dei fermati che la davano come combinata. Intercettazioni che non lasciano dubbi. Il punto è: che ruolo ha avuto la Salernitana? È totalmente all’oscuro di questa vicenda o è parte in causa? Ecco perchè gli inquirenti vogliono vederci chiaro anche se, allo stato attuale, non ci sono indagati.

Sotto l’aspetto sportivo, naturalmente, la Salernitana rischierebbe molto, anche la serie B in caso di ruolo attivo. Tutto è chiaro quando si tratta di illecito sportivo accertato: i dirigenti e i tesserati che vengano riconosciuti responsabili di questo reato sono soggetti a sanzioni che possono andare dall'inibizione alla squalifica minima di tre anni. È prevista anche la possibilità della radiazione. Più lievi le sanzioni per omessa denuncia: si rischiano pene pecuniarie o, nel caso di calciatori e tecnico, di stop per alcuni mesi.

leggi anche: Calcioscommesse, coinvolta anche la Salernitana. Lotito: "Non credo a queste bugie" Si allarga anche al club granata l'inchiesta di Catanzaro che ha già portato a 50 arresti e 70 indagati. Altre 5 gare nel mirino. Dubbi anche su Benevento e Ascoli

L'inchiesta della Dda di Catanzaro, nelle ultime ore, ha subito una forte accelerazione e punta dritta a quel «livello superiore» che, dicono gli inquirenti sulla base delle migliaia di intercettazioni, era il vero obiettivo dell'associazione che aveva messo le mani sulla Lega Pro. Al momento si tratta soltanto di un'ipotesi investigativa ma già nei prossimi giorni potrebbero esserci sviluppi. Le perquisizioni «mirate» condotte nei confronti dei fermati hanno infatti messo nelle mani dei poliziotti, decine di smartphone e tablet che, ad una prima verifica, avrebbero fornito conferme alle tesi della Procura: le conversazioni su whatsApp, in particolare, sarebbero piene di indicazioni relative a partite combinate su cui giocare. Ma soprattutto, gli uomini della squadra mobile di Catanzaro e dello Sco avrebbero trovato dei pizzini contenenti le quote delle partite, i nomi di alcune squadre e le modalità con cui gli indagati effettuavano le scommesse per evitare di concentrare somme troppe elevate sulle singole partite. Una strategia che puntava ad impedire l'abbassamento della quota e ad allontanare i sospetti. In uno di questi foglietti c'era anche riportata una frase che non lascia dubbi: «Se ci beccano ci arrestano».

Le prossime settimane saranno cruciali anche per quella parte dell'inchiesta che si sviluppa attorno alle partite - almeno cinque - che sono emerse nelle intercettazioni ma che gli inquirenti hanno tenuto fuori dal fermo per fare i riscontri. In mattinata il tecnico granata Menichini aveva detto prima della bufera: «Credo che chi di dovere individuerà i responsabili. Quando giocavo io non c’erano lo scommesse, oggi invece qualcuno trae profitto economico scommettendo su alcune partite. Per quanto ci riguarda siamo sempre andati in campo per vincere». Da questo punto di vista la Salernitana si sente in una botte di ferro.

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