FEDe E TRADIZIONI

San Matteo 2015, ancora polemiche. «La statua deve entrare in Comune»

Malumori tra i portatori per l’unica richiesta non esaudita da parte del vescovo Moretti. «Daremo battaglia»

SALERNO. «In realtà gli accordi non erano questi». Quindi c’erano degli accordi. «Non siamo affatto soddisfatti delle decisioni che ha preso il vescovo Moretti». Ma come? Vi ha praticamente assecondato su tutto e ha esaudito ogni vostra richiesta... «No, il santo deve entrare nel Comune e non fermarsi al suo ingresso. Non è una questione politica, non ci interessa chi sia il sindaco. San Matteo è il protettore dei salernitani e deve entrare nella casa dei salernitani. Non intendiamo transigere su questo». E su cos’altro ci sarebbe da impuntarsi visto che la “resa” del numero uno della Chiesa salernitana è stata praticamente totale?

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Non vuole che il suo nome sia reso noto perchè si scoprirebbe che, almeno in parte, è venuto meno a una promessa fatta. Quella che i portatori delle statue che il prossimo 21 settembre sfileranno in processione per le strade del centro città in occasione della festa in onore del santo patrono, hanno stretto “firmando”, all’indomani dei disordini dello scorso anno, la consegna del silenzio sull’affaire San Matteo, visti anche i procedimenti penali ancora in atto nei confronti di alcuni di loro.

«Non posso dire niente nello specifico – ammette l’anonimo membro delle paranze – ma penso che alla fine della prossima settimana qualche notizia l’avrete visto che mercoledì ci incontreremo per decidere come rispondere alle decisioni del vescovo che inizialmente non dovevano essere queste».

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