IL CASO

Salerno, violenza a Santa Teresa: «Stuprata da uno dei due»

Testimonianza drammatica davanti al gip: «L’altro ragazzo mi ha palpeggiata». La donna ha raccontato anche di attenzioni sessuali subite durante l’infanzia

SALERNO. Poco più di due ore è durato l’incidente probatorio al quale si è sottoposta la giovane violentata sulla spiaggia di Santa Teresa. La donna è apparsa molto provata mentre rispondeva dalle domande che le sono state poste dal giudice delle indagini preliminari Renata Sessa. Assistita dall’avvocato Marco Martello, ha raccontato dall’approccio avuto con i marocchini Makkak Radouine, 38 anni, e Raziqi Hassan di 40, ora detenuti in carcere a Vallo della Lucania con l’accusa di concorso in violenza sessuale. E ha parlato anche di aspetti della sua vita privata: il momento più difficile è stato ripercorrere la sua infanzia, quando pare che abbia ricevuto attenzioni a sfondo sessuale da parte di un parente. Il suo racconto, a tratti rotto dal singhiozzo del pianto, è stato lucido, soprattutto quando ha ripercorso i fatti accaduti la notte del 17 maggio: da quando i due marocchini l’avevano vista, al momento dell’approccio, avvenuto all’altezza di un bar di via Roma, fino all’aggressione a sfondo sessuale. Dal bar i due l’avrebbero seguita fino alla spiaggia di Santa Teresa. Lei gli aveva dato anche dei soldi, una banconota da 50 euro, sperando che la lasciassero in pace.

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Nel corso dell’incidente probatorio la giovane, di origine straniera ma domiciliata a Salerno, ha spiegato che Radouine e Hassan non li conosceva. Nel ripercorrere la violenza sessuale subita, sembra la donna avrebbe raccontato che Radouine l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo mentre il connazionale l’avrebbe palpeggiata. I due indagati, presenti in aula e difesi dagli avvocati Gerardo Cembalo e Claudia Pecoraro, hanno ascoltato la deposizione senza mai intervenire. L’incidente probatorio, acconsentito dal gip Sessa, era stato richiesto per l’acquisizione anticipata della prova, in considerazione del fatto che la vittima dello stupro, al momento del suo ritrovamento avvenuto la mattina seguente a Pontecagnano in compagnia di Radouine, era apparsa in evidente stato confusionale.

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Nei prossimi giorni sono attesi i risultati di laboratorio sui campioni di residui organici trovati sul corpo della ragazza, per verificarne la compatibilità con i profili genetici dei due arrestati. Sarà un test importante per le accuse del sostituto procuratore Francesco Rotondo. Radouine e Hassan hanno sempre negato lo stupro, sostenendo di non trovarsi sui luoghi della violenza.