Estate 2016

Salerno: spiagge e divieti, slalom tra regole e pericoli

A Marina di Camerota la capitaneria intensifica i controlli

CAMEROTA. Mai più barche a riva e stop alle invasioni selvagge: Baia Infreschi tornerà a essere un luogo chic. Ne è sicuro il neo presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Tommaso Pellegrino, che ha visitato qualche giorno fa, per prima volta in veste ufficiale, l’area marina protetta degli Infreschi e della Masseta. Il primo provvedimento da adottare? «La sostituzione del corridoio di lancio (che consente alle barche di arrivare a riva) con un pontile galleggiante».

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«Si tratta di un intervento tampone – spiega Pellegrino – per preservare la spiaggia ma anche per una maggiore sicurezza dei bagnanti e dei diportisti. Chi va agli Infreschi deve poter godere appieno della bellezza del luogo, senza doversi divincolare tra le barche. Poi, il prossimo anno, disciplineremo l’intera area». Il pontile sarà montato nei prossimi giorni dal Comune. «Sarà utile soprattutto ad agosto quando è previsto un notevole aumento delle presenze nella baia» spiega il neo presidente del Parco.

I controlli della guardia costiera. Alle limitazioni già disposte negli anni scorsi per tutelare uno dei luoghi più belli e caratteristici dell’intera costa, se ne aggiunge ora un’altra. Il problema vero, però, è assicurare il rispetto di tutte le limitazioni: per evitare che i soliti furbi aggirino in qualche modo il contenuto dell’ordinanza, occorrerebbe un presidio nell’arco dell’intera giornata, cosa oggettivamente impossibile dal momento che Baia degli Infreschi non è l’unica zona del litaorale da monitorare. Con l’arrivo dei primi flussi turistici, la guardia costiera ha aumentato i controlli in tutta l’area marina protetta. Anche ieri mattina i guardiacoste, coordinati sul posto dal maresciallo Amleto Tarani e comandati a livello circondariale dal tenente di vascello Andrea Palma, sono arrivati a sorpresa all’interno del porto naturale e hanno vigilato sul corretto sbarco delle persone sulla spiaggia dove è consentita (così come disposto dal Parco nazionale del Cilento) la presenza di un massimo di 67 persone. Si tratta di un’ordinanza entrata in vigore il 18 luglio del 2014 che stabilisce il carico antropico di ogni singola spiaggia, ricadente nelle zone A del Parco, tenendo presente la necessità di avere uno spazio minimo di 9,5 metri quadri per ogni presenza. Se agli Infreschi non possono sostare contemporaneamente più di 67 persone non va meglio nelle altre calette accessibili sono via mare: la spiaggia di Cala Bianca può accogliere 187 persone e 182 la spiaggia del Marcellino. Qualche posto in più sulla spiaggia del Pozzallo (424 persone) e sulla spiaggia della Sciabica (330).

Gli altri divieti. È lunga la sfilza dei divieti: è vietato sostare sulla vegetazione dunale, ma anche installare sulle spiagge attrezzature di qualsiasi genere compresi ombrelloni, tende da campeggio e sedie sdraio. Divieto assoluto, inoltre, di raccogliere o asportare vegetazione spontanea, sabbia, materiali rocciosi, minerali e conchiglie. Vietato anche transitare o sostare con qualsiasi mezzo a motore sulla spiaggia, così come accendere fuochi e falò. Stop, inoltre, anche all’attività sportive in spiaggia, a raduni e ad animazioni che prevedono l’uso di musica. Regole ferree anche in mare dove i guardiacoste hanno multato nelle ultime ore numerosi diportisti pizzicati a navigare nella zona A (di riserva integrale) dell’area marina protetta. Ma non è finita qui.

Le limitazioni alla navigazione. Tra Palinuro e Sapri ci sono anche diversi tratti di costa interdetti alla navigazione per il pericolo di crolli. Le aree sono state censite da un’ordinanza della capitaneria di porto: a Pisciotta in località Acquabianca (zona Catenazzo), a Centola-Palinuro in località Ficocella, Calafetente, Buondormire, Marinella, Spiaggia delle ossa e nei pressi dell’Arco naturale. A Marina di Camerota a Cala Fortuna, Cala Monte di Luna, nei pressi di Cala Bianca, a Punta Iscoletti, a Cala Longa e a Cala dei Morti. Nel comune di San Giovanni a Piro, nelle località Cala delle Vipere, Cascarella e Garagliano e infine a Sapri in località Canale di Mezzanotte. In questi tratti è necessario rispettare il limite di sicurezza di 30 metri dal costone roccioso. Limite è di dieci metri solo all’arco naturale di Palinuro e in località rione Sant’Anna a Scario.