FEDE

Salerno, preghiere e canti. In migliaia all’Arechi con i Carismatici

Sugli spalti le foto dei malati per chiedere la guarigione Emozioni e lacrime durante il raduno al campo sportivo

SALERNO. L’Arechi “invaso” da migliaia di fedeli, tra presunti miracoli e testimonianze di conversione. Uno stadio gremito di gente ieri mattina, alla 31esima edizione del congresso internazionale del Rinnovamento Carismatico Servi di Cristo Vivo (associazione di diritto pontificio) organizzato da padre Michele Vassallo. Sono le prime luci dell’alba e nel parcheggio dello stadio Arechi sono già giunti tantissimi autobus di fedeli dal resto d’Italia e dall’estero. Migliaia di chilometri di strade e autostrade da percorrere a bordo dei bus, delle auto e dei treni, non hanno impedito ai fedeli di partecipare al ritiro di preghiera. Questa volta sugli spalti della tifoseria granata non c’erano tifosi e appassionati di calcio, ma tantissimi pellegrini e sacerdoti provenienti da ogni parte del mondo, giunti a Salerno per pregare e chiedere benedizioni e guarigioni.

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A dare il via all’incontro, il battito delle mani che scandisce il tempo a suon di musica, le preghiere elevate a Gesù attraverso gli inni di lode, le coroncine del rosario appese al collo assieme ai fazzolettini bianchi, le fotografie di amici e parenti ammalati e i petali di rosa che, portati via dal vento, scendono lentamente dall’alto degli spalti, accompagnando la statua della Madonna e del Santissimo Sacramento in processione. Una mano che sgrana lentamente la coroncina del rosario, l’altra che nasconde un fazzolettino bianco e le lacrime che pian piano delineano i contorni degli occhi e del viso, sono l’immagine significativa della giornata appena trascorsa. Un mix di emozioni e preghiere, che non hanno risparmiato nessuno dei presenti al congresso organizzato dal presidente del Rinnovamento e direttore della Casa di preghiera San Michele. Un appuntamento, quello del ritiro, che si rinnova da ben 31 anni e che ha come obiettivo l’evangelizzazione attraverso l’azione intrapresa dal fondatore dei padri vocazionisti, il beato Giustino Russolillo.

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Tanti i relatori di calibro internazionale che hanno preso parte all’incontro: la dottoressa colombiana Gloria Polo, il medico salernitano Vincenzo Mallamaci e i sacerdoti: Antonio Do Nascimiento, Manuel Rodriguez, l’esorcista Elias Vella, Dario Betancourt, adre Michele Vassallo, monsignor Nicola Gianpietro e il vescovo emerito di Salerno, Gerardo Pierro. Numerose anche le testimonianze di fedeli misteriosamente guariti da gravi malattie. Tra le storia quella di una bimba di tre anni, affetta sin da quando era nel grembo materno da una malattia congenita chiamata agenesia del corpo calloso, una patologia per la quale mancano i collegamenti fra i due emisferi dell’encefalo. «Ero nel pieno della gravidanza – racconta mamma Ida, residente a Pontecagnano – durante l’ecografia morfologica i medici riscontrarono che la bimba era affetta da una grave patologia al cervello. Secondo i medici sarebbe stato meglio abortire perché la bambina non avrebbe camminato, sarebbe vissuta in coma vegetativo e avrebbe riportato gravi danni celebrali che non gli avrebbero permesso neanche di parlare». Lei però non si arrese. «Un giorno decisi di partecipare all’incontro di preghiera organizzato da padre Vassallo, improvvisamente dall’altare un sacerdote pronunciò delle frasi riferite a una guarigione miracolosa avvenuta su una donna incinta. Andai via, ma quel giorno qualcosa cambiò. Ho ripetuto gli esami e al nono mese la bimba è nata sana: parla, cammina, gioca e sta bene. Gesù l’ha guarita e oggi sono qui per testimoniarlo».