AMBIENTE

Salerno, il comitato “Salute e vita” ricorre contro i Pisano

Affidata all’avvocato Oreste Agosto la presentazione del provvedimento al Tar Forte: stiamo valutando se chiedere l’annullamento delle ultime autorizzazioni

SALERNO. Si attendeva il termine della tornata elettorale per capire quali fossero le reali intenzioni di istituzioni, Enti e soprattutto proprietà nel portare avanti la discussione sul futuro delle Fonderie Pisano. Il termine è ufficialmente trascorso e da oggi, secondo quanto già annunciato dal presidente della Campania Vincenzo De Luca, la parola sarà una sola: concretezza. I primi a volerne, di concretezza, sono proprio i comitati di cittadini e la stessa azienda di via dei Greci che in questi giorni sta cercando di risolvere le criticità emerse dall’ultima relazione dell’Agenzia regionale per l’ambiente che ha decretato la sospensione delle attività per sessanta giorni.

[[(Video) Blitz della Procura alle fonderie Pisano - Presidio permanente #Fonderie Pisano]]

È stato quindi inviato al Tar il ricorso contro la richiesta della Regione Campania di nuovo processo di Valutazione di impatto ambientale perché non richiesto a «un impianto industriale nuovo – si legge nel documento – ma di semplice implementazione Aia (Autorizzazione integrata ambientale) di un impianto preesistente».

Ed è qui che s’inserisce l’azione del comitato “Salute e Vita”, poiché è proprio su questo ricorso che si andranno a indirizzare le prossime mosse. A dar manforte al gruppo di cittadini sarà infatti l’avvocato Oreste Agosto. «Stiamo avendo vari colloqui con l’avvocato Agosto che ci ha dato massima disponibilità – ha annunciato Lorenzo Forte, portavoce del comitato – Giovedì prossimo, alle 19, vi sarà un nuovo incontro in assemblea pubblica nel quale, insieme con gli altri cittadini, argomenteremo sulle linee da intraprendere in sede giudiziaria. Stiamo valutando in che modo affrontare la cosa, ma lo stesso Agosto ci ha assicurato che delle contromisure sono ampiamente attuabili».

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Si parla quindi di ricorso “ad opponendum” contro la richiesta di non procedimento sulla Valutazione di impatto ambientale, inviata dalle Pisano al Tribunale amministrativo della Regione Campania. «Stiamo studiando tutti i documenti e in settimana valuteremo come presentare il ricorso – continua Forte – In più, stiamo valutando, insieme con gli attivisti del Presidio permanente, se richiedere al Tar e alla Regione Campania anche l’annullamento dell’Autorizzazione integrata ambientale che noi, da anni, affermiamo sia stata concessa in maniera illegittima. Invieremo una lettera al ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, per richiedere un incontro e continueremo per la nostra strada. Le elezioni sono trascorse oramai e nonostante avessimo chiesto concretezza entro la data del 5 giugno, ciò non è avvenuto».

Intanto, i dipendenti delle Fonderie sono sempre in presidio permanente davanti i cancelli dell’opificio mentre si attende dal prefetto una convocazione per un nuovo incontro. Richiesto tre settimane fa dalla Cgil, che sta seguendo la vertenza dei lavoratori, a oggi solo tanti annunci ma nessuna data messa in calendario. Probabile motivo è quello che vede ancora nessuna novità di rilievo all’orizzonte riguardo un vero processo di delocalizzazione di cui parlare. Positive, dal punto di vista del comitato, però sono state le dichiarazioni dello stesso governatore De Luca che venerdì scorso, durante la trasmissione su Lira Tv , aveva ipotizzato una delocalizzazione nell’area del Cratere, tra Buccino, Palomonte, Contursi e Oliveto Citra. Un po’ meno positive per gli abitanti di quelle zone che sono pronti a dare battaglia.

Si attendono ulteriori annunci ufficiali, bloccati in questi mesi a causa appunto dei timori elettorali ma che ora, alla luce della creazione delle nuove giunte, non possono più aver ragione di esistere. Agire, e in modo chiaro e determinato pare essere la richiesta dei cittadini. Ora starà verificare quanto i proclami politici di candidati, Regione e soprattutto proprietà, siano da ritenere credibili.