Salernitana, Odjer è il metronomo del centrocampo

Il ghanese si riappropria del cuore della mediana dopo la panchina di Cesena. Esclusione iniziale per Ronaldo

SALERNO. Un turno di riposo è più che sufficiente: il centrocampo della Salernitana ha bisogno del dinamismo di Moses Odjer e l'allenatore Sannino lo riproporrà oggi con il Trapani. Però nel vecchio ruolo, quello che l'allenatore ha deciso di assegnargli: «Sono convinto che Odjer, giovane vecchio, sia in questo momento il calciatore più adatto a giocare da centrocampista centrale». Il ghanese, dunque, giocherà nel cuore della mediana ma occhio alle caratteristiche dei compagni di reparto, perché proprio Odjer, stavolta, potrebbe avere compiti diversi.

Nella sfida al Vicenza, era balzato agli occhi il piede più “educato” di Francesco Della Rocca: aveva trovato il gol della possibile rimonta, aveva impattato bene ma soprattutto era riuscito a svettare nel grigiore generale perché lui gioca svelto, alza la testa, sa smistare il pallone. Non è escluso, anzi assai probabile, che durante la partita con il Trapani tocchi proprio a Della Rocca imbastire la manovra. Se accadesse, Odjer sarebbe finalmente libero di fare ciò che gli riesce meglio, cioè raddoppiare sul portatore di palla avversario, correre, distruggere il gioco altrui.

La scelta è una medaglia a due facce, perché dall'altra parte c'è sempre scritto “rinuncia”. Nel modulo 3-4-1-2 che libera Rosina, tiene larghi Laverone e Vitale ma impone anche al suggeritore e rifinitore di fare qualche passo indietro se in corsa bisognerà giocare 3-5-2, non ci sarà spazio, almeno in avvio per Ronaldo Pompeu. Il brasiliano è stato riproposto a Cesena e si era candidato ad una maglia da titolare con il Trapani. Dovrebbero spuntarla, però, Odjer e Della Rocca.

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Ronaldo può giocare nel centrocampo a tre, in mezzo a due giocatori che corrano anche per lui. Non c'è alternativa a questa collocazione tattica, anzi forse ci sarebbe (centrocampo a due, con un mediano maratoneta) ma è più rischiosa, perché in questo momento sia Odjer che Della Rocca stanno meglio di lui, hanno passo più svelto. Ronaldo Pompeu, a gennaio scorso, è stato il fiore all'occhiello della campagna di rafforzamento che il co-patron Claudio Lotito aveva dichiarato di voler condurre in prima persona, «perché adesso ho preso io le redini in mano». Dopo i lampi di Ascoli, però, Ronaldo si era eclissato e in estate è rimasto a lungo nel limbo, con lo status di aggregato. Poi, nell'ultimo giorno di mercato, Lotito telefonò a Sannino e gli spiegò che, sfumati sia Buzzegoli che Cascione, c’era sempre Ronaldo che rappresentava un investimento fatto via Lazio l'anno scorso (500mila euro). Così Sannino intuì e parlò al brasiliano: «Se devi restare con me, preparati a fare in un anno ciò che non hai fatto negli ultimi tre». Ronaldo annuì ma continua a muoversi sinuoso, si specchia. Sannino ha osservato, ha fatto turnover, ma al terzo giro ha scelto i muscoli.

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