salerno

«Quella ragazzina non l’ho sfiorata»

Il 37enne arrestato per pedofilia si difende davanti al gip: «Messaggi fasulli, sono vittima del tranello della madre»

«Non l’ho mai toccata, quei messaggini non sono miei. Mi hanno teso un tranello». Nega tutto il 37enne D.S., in carcere da martedì con l’accusa di avere violentato per mesi la figlia della compagna, una ragazzina di soli 12 anni. Interrogato dal giudice delle indagini preliminari Stefano Berni Canani, l’uomo ha riconosciuto solo parte di quella messaggistica telefonica che per gli inquirenti testimonia mesi di abusi e stupri ripetuti. Il resto, i testi più scabrosi, il 37enne ha detto di non averli mai inviati. Come è possibile che risultino dalle intercettazioni? La spiegazione fornita al giudice è quella di una trappola, organizzata dalla madre della bambina con la complicità della figlia. «È capitato che lei mi prendesse il telefonino – ha raccontato D.S. – Lo faceva spesso, credevo lo usasse per giocare. Deve essere stato in quei momenti che lo ha usato per mettere in atto il piano della madre, con cui da tempo non andavo più d’accordo.

leggi anche: Sesso con una 12enne, incastrato dalle telecamere Gli apparecchi erano stati installati dai carabinieri nella stanza della ragazzina. L’uomo tentava di sedurla con regali e messaggi in cui la faceva sentire desiderata

I testi intercettati dai carabinieri sono inquietanti: «Sei una porcellona, ti prenderei a morsi ora»; e ancora: «Appena ti prendo sotto ti... Ti piace, dì la verità». Materiale ricostruito nero su bianco nelle quaranta pagine di ordinanza che hanno disposto la custodia cautelare in carcere. Un elenco di intercettazioni che si aggiunge alla denuncia circostanziata dell’ex compagna e ai filmati che riprendono l’uomo entrare più volte, di notte, nella stanza della bimba. Lui sostiene che andava a controllare se dormisse, che la considerava come una figlia e che lei stessa lo chiamava spesso papà. Proprio quelle assenze notturne dalla camera da letto hanno invece insospettito la mamma della dodicenne, che nel giugno dello scorso anno l’ha seguito e lo ha sorpreso a baciare ripetutamente la piccola su una guancia. La bambina le avrebbe poi confessato di quel rapporto segreto e lei aa sporto denuncia. Pochi giorni dopo il sostituto procuratore Roberto Penna ha ottenuto che i telefoni fossero messi controllo e che nell’appartamento, in zona collinare, fossero installate le telecamere. «In casa c’era anche mia madre – ha precisato ieri il D.S. – come avrei potuto fare tutto quello che dicono? E comunque a quella ragazzina non avrei mai fatto del male, anzi ero io a occuparmi di lei più di quanto facesse la madre». Dichiarazioni che sono ora al vaglio del gip. Il 37enne, intanto, è stato trasferito dal carcere di Salerno a quello di Vallo della Lucania.

©RIPRODUZIONE RISERVATA