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Sesso con una 12enne, incastrato dalle telecamere

Gli apparecchi erano stati installati dai carabinieri nella stanza della ragazzina. L’uomo tentava di sedurla con regali e messaggi in cui la faceva sentire desiderata

SALERNO. «Sei una porcellona, ti prenderei a morsi ora». È l’una di notte del 18 luglio. D.S., 37 anni e la figlia della sua compagna, appena quattordicenne, chattano via WhatsApp. «Appena ti prendo sotto ti... Ti piace, dì la verità», incalza l’uomo, concordando un appuntamento per fare, l’indomani, un bagno in piscina. La ragazzina spiega di aver lasciato il costume dalla nonna, «te lo fai nuda» ribatte lui in una conversazione serrata che lascia poco spazio all’immaginazione.

Questa chat, come tante altre, è finita nell’ordinanza con la quale il gip Stefano Berni Canani ne ha disposto la custodia cautelare in carcere per aver avuto rapporti sessuali con la minorenne, dal luglio del 2015 (quando aveva ancora dodici anni) allo stesso periodo dell’anno scorso. Rapporti, tra l’altro, non protetti, come ha riferito l’adolescente e come si evince dalla messagistica nelle mani degli inquirenti: «Non lo dire a mamma perché sa che mi erano arrivate, ma ho detto una bugia, a me non mi sono arrivate le mesturazioni dall’ultima volta che è successo, ma sei stato attento?». Quello che le registrazioni traducono, e che i filmati delle telecamere installate nella stanza della minore confermano, è un rapporto continuativo, consumato clandestinamente, all’insaputa della madre della quattordicenne, che tra l’altro, tra il settembre e il febbraio del 2015, era stata già vittima di una violenza sessuale di gruppo. Cinque minori, dopo averla bendata, abusarono di lei in un vicolo di una frazione alta dove abitava. Uno choc tremendo, che giustificò la scelta della donna di trasferirsi a casa del compagno, affinché la figlia non fosse più costretta a vedere i suoi violentatori, all’epoca dei fatti troppo giovani per essere puniti dalla legge. Ma purtroppo, quella che doveva essere una soluzione per lenire sofferenze, si è invece rivelato un orrore ancora peggiore.

«La signora si è accorta che qualcosa non andava prima dell’estate – racconta Giuseppina Caliendo, avvocato della vittima – Il 22 luglio ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Mercatello e sono partite le indagini affidate al luogotenente Giacomo Lo Cascio». Ad insospettirla, sono state le continue assenze notturne dell’uomo, che si alzava ripetutamente con una scusa: il bagno, un bicchiere d’acqua, la televisione lasciata accesa. La realtà era ben diversa: il 37enne raggiungeva la minore nella sua stanzetta, dove una notte la donna lo ha sorpreso mentre la baciava ripetutamente su una guancia. È stato allora che ha chiesto la verità a sua figlia. Dopo qualche insistenza, la giovane ha confessato che da tempo il 37enne la palpeggiava e la toccava nelle parti intime e che in almeno sei o sette occasioni, avevano avuto rapporti sessuali completi, l’ultimo dopo il bagno in piscina. Non aveva detto nulla per paura, temendo una reazione della madre, o forse, anche dello stesso convivente, che tentava di sedurla con regali, gite in barca e messaggi in cui la faceva sentire desiderata.

Per due mesi madre e figlia hanno finto normalità in quell’appartamento su due livelli, alle porte di Salerno, dove le telecamere hanno ripreso ogni cosa, sia di giorno che di notte. Poi, a settembre, il trasferimento in un’altra abitazione, per sottrarre la ragazzina alle attenzioni morbose di D.S. «Lui ha continuato a cercarla ripetutamente – spiega l’avvocato – con telefonate e messaggi. Si è più volte offerto di andarla a prendere a scuola, si è addirittura fatto trovare alla fermata dello scuolabus e in diverse occasioni le ha chiesto se avesse bisogno di soldi». L’altro giorno la prima fase dell’inchiesta si è chiusa con la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Oggi il 37enne dovrà essere sentito dal gip per l’interrogatorio di garanzia e dovrà chiarire cosa è successo.

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