Elezioni

Provincia, il Pd fa il pieno ma a Napoli mancano 7 voti

Il sindaco di Salerno perde consensi all’interno della sua maggioranza, il più votato è il pupillo di Alfieri. La sinistra resta fuori

SALERNO. Il freddo non blocca gli amministratori della provincia di Salerno. Ieri l’affluenza per il voto in Provincia si è attestata intorno al novanta per cento (89,7%). In molti, soprattutto dai paesi del Cilento, sono arrivati in mattinata per esprimere la loro preferenza. Sindaci e consiglieri comunali in fila fin dall’apertura dei tre seggi allestiti al secondo e al terzo piano. Il Partito democratico ha la sua rivincita dopo la debacle referendaria e fa il pieno di voti. Nel centrodestra invece è Fratelli d’Italia ad avere la meglio. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli incassa dodici preferenze all’appello mancano sette consiglieri di maggioranza. A sfondare è il candidato del sindaco di Agropoli, Luca Cerretani (vice sindaco di Torchiara ) che è il primo degli eletti nella lista dei democrat.

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A Palazzo Sant’Agostino per tutta la mattinata proprio il primo cittadino di Agropoli, Franco Alfieri per oltre dieci anni amministratore provinciale, ha seguito per tutta la giornata le operazioni di voto. E proprio il suo candidato è volato subito alto allo scrutinio delle prima fasce di voto. Intorno alle 12 ha votato anche il sindaco di Salerno, al cui seguito si sono visti i consiglieri comunali Horace Di Carlo e Mimmo Ventura. L’alta affluenza non premia la lista “Provincia di tutti”, malgrado gli oltre 800 voti dei due consiglieri comunali Gianpaolo Lambiase e Dante Santoro e quello del candidato di punta, l’ex sindaco di Cava de’ Tirreni, Marco Galdi che hanno votato in mattinata. Una scommessa, quella della sinistra, nel solco del progetto costruito per le amministrative e che, in città, «è teso a costruire una rete, un fronte comune attraverso il quale far crescere un progetto politico alternativo al Partito democratico e radicarlo soprattutto nelle aree di maggiore sofferenza sociale della città e dell’intera provincia» commentava ieri mattina il segretario provinciale di Rifondazione, Loredana Marino. Bene il Partito socialista che alla sua prima volta a Palazzo Sant’Agostino, pare abbia conquistato un seggio con Pasquale Sorrentino, vicesindaco di San Giovanni a Piro. In mattinata a Palazzo Sant’Agostino anche Cecilia Francese, sindaca di Battipaglia scortata da una pattuglia di consiglieri di maggioranza. Il loro voto è compatto su Angelo Cappelli, consigliere comunale di Battipaglia candidato nella lista di Fratelli d’Italia. Molto attivi i consiglieri uscenti. All’ingresso di Palazzo Sant’Agostino, dove per tutta la mattinata un fitto capannello di amministratori a trotterellato fino a ora di pranzo, si sono visti il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola; quello di Padula, Paolo Imparato e quello di Bellizzi, Mimmo Volpe accompagnato dall’ex candidato sindaco di Battipaglia, Gerardo Motta.

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A seguire le operazioni di voto anche il presidente di Fratelli d’Italia, Michele Cuozzo. Proprio la lista degli ex presidenti della Provincia, Edmondo Cirielli e Antonio Iannone, nel centrodestra era data tra le favorite. Gli uscenti Giuseppe Fabbricatore e Costabile Spinelli. Ma il voto battipagliese potrebbe determinare anche la vittoria di Cappelli. Per Fabbricatore, si dice, pare siano arrivati anche due voti dalla maggioranza del sindaco Napoli. In Forza Italia i nomi che si sono rincorsi per tutta la serata sono stati essenzialmente tre, quello di Gregorio Fiscina, consigliere comunale di Buccino; Fulvio Mormile giovane consigliere comunale di Minori e l’ex sindaco di Montecorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio. A seguire le operazioni di voto per Forza Italia, ieri mattina anche Lello Ciccone e Roberto Celano.

A Palazzo Sant’Agostino per tutta la giornata presente anche il sindaco di Eboli Massimo Cariello recentemente spostatosi al centro dopo una lunga luna di miele con il centrodestra del Nuovo Psi prima ancora del divorizio con Rifondazione comunista. Buone possibilità per lui. Vedremo.

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