Politica

Primarie, vince De Luca: "E' stata una sfida eroica. Ora una rivoluzione"

Vittorie anche nel Napoletano. Nel Salernitano ottiene il 73%. Alle urne 157mila elettori, 42mila in provincia di Salerno. Cozzolino espugna Eboli e Giffoni Valle Piana, ma l'ex sindaco trionfa e in serata va a Napoli per festeggiare. Incubo brogli, Saviano su Fb: "Meglio disertare"Le repliche allo scrittore che ha parlato di voto di scambio e collusione con i cosentiniani: "Lo smentiremo con i fatti"

Vincenzo De Luca vince la sfida delle primarie e si preoara ad essere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Oltre a sfondare a Salerno ed Avellino, De Luca è riuscito a conquistare anche molti seggi napoletani. «È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica - commenta a caldo - È stato un voto libero. Si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso. Da domani  si apre una fase fatta di unità, concretezza dei programmi, rapporti con il territorio, di rilancio della regione. Non sarà una passeggiata - ha aggiunto - ci sono problemi gravi da far tremare le vene ai polsi ma siamo fiduciosi». Riferendosi alle primarie ha parlato di «esperienza democratica» che «ci da fiducia e slancio. Sono convinto - ha aggiunto - che Napoli e la Campania hanno un ruolo trainante per l'Italia. Ci sono tante tragedie, ma - ha sottolineato - anche tante energie e questa giornata ci da tante speranze».

VIDEO Il Pd Salernitano festeggia De Luca

Cozzolino vince nel Beneventano ed espugna alcuni centri salernitani come Eboli (571 a 278) Giffoni Valle Piana (625 a 273), ma non basta. I dati definitivi dello spoglio in provincia di Salerno consacrano De Luca al 73% contro il 25.4 di Cozzolino e il 2.56 di Di Lello. Tra i comuni del Salernitano De Luca trionfa a Nocera, Cava de' Tirreni, Agropoli. A Salerno città ottiene 12.434 voti, mentre Cozzolino si ferma a 432 e Di Lello a 58. Tra le curiosità i dati del Comune di Torchiara, "feudo" del sindaco di Agropoli Franco Alfieri: su 266 votanti, De Luca ne conquista 265, la scheda restante è nulla.

Alle urne sono andati 157mila In provincia di Salerno hanno votato 42mila persone, 16mila solo nella città capoluogo. Il dato campano si attestava alle 17 sui 40mila votanti, con 28.000 persone a Napoli e Provincia, 25.000 a Salerno, 9.000 a Caserta, 7.500 a Benevento e 6.000 ad Avellino. Ai seggi di Salerno città, in centinaia avevano già votato nelle prime ore della mattinata  e file si sono registrate anche in alcuni seggi della provincia. Alle 11.30 il voto di Vincenzo De Luca al seggio numero 4 allestito al quartiere Carmine, dove è arrivato accompagnato dai figli Roberto e Piero. Poi è andato al comitato elettorale di piazza Amendola per un'intervista al tg5, e da lì è partito per Napoli dove aveva appuntamento con i giornalisti Rai. Quindi rientro a Salerno, dove in serata si è recato nella sede del partito ed è stato accolto da un coro da stadio. "Sei il presidente, sei il nostro presidente": così lo hanno accolto, tra applausi e abbracci, amici, simpatizzanti e amministratori che sono scesi in campo al suo fianco. Accompagnato dai figli, Piero e Roberto, De Luca è stato applaudito anche da tanti cittadini salernitani che sono rimasti sotto la sede del Pd ad aspettarlo. Poi De Luca è ripartito verso Napoli per i festeggiamenti nella sede della segreteria regionale.

VIDEO De Luca al seggio

«Le primarie - ha detto - sono l'ultima occasione utile per rilanciare lo sviluppo e il futuro nella Regione Campania, per voltare pagina con entusiasmo e determinazione. La mia speranza è che tutto proceda serenamente, in piena correttezza e nel rispetto delle regole. In questa giornata straordinaria - ha aggiunto - vorrei invitare tutti i cittadini campani a compiere una scelta responsabile e libera da qualunque condizionamento».

Grandissima affluenza ai seggi dell'augusteo e di via arce. Le file sono cominciate già dalle dieci di stamattina. A via Arce in mattinata avevano votato già più di duecento persone. Numeri simili anche au due punti dell'augusteo dove si sono visti il deputato Iannuzzi, il consigliere Ventura e l'assessore guerra.

VIDEO Gli elettori al voto in città  

Ci mette la bocca anche Roberto Saviano e invita tutti a non votare per le primarie: «Questo il mio consiglio». È sua la vera chiusura della campagna elettorale. Un video messaggio durissimo lasciato alle 22.30 di ieri su facebook.

Attacca De Luca e Cozzolino, quei «candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio. Pacchetti di voti sono pronti ad andare a uno o all'altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie Pd avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare». Amen. In meno di venti minuti ottiene già 22mila visualizzazioni e oltre duemila condivisioni. Un grido d'allarme a pochi minuti dal voto che diventa un ordigno che mina alle fondamenta e scuote anche i "rami sordi" di Roma. A Saviano replica Andrea Cozzolino: «Sono fiducioso per il risultato delle primarie, spero di poter smentire con le scelte che faremo nel governo della Regione, con i programmi che attueremo e con gli uomini che sceglieremo le parole di Roberto Saviano, che - ha aggiunto è una risorsa importante per la Campania». E sull'avversario De Luca: «Auspico che sia una bella giornata per entrambi, perché abbiamo cercato questa giornata di partecipazione popolare, abbiamo superato resistenze e ostacoli e dunque spero che stasera possiamo festeggiare insieme».  Nel pomeriggio anche la replica di De Luca: Ho rispetto - come sapete - per Roberto Saviano, ma al suo posto credo che avrei fatto un altro appello, un appello ad una partecipazione massiccia al voto di donne e uomini liberi. Maggiore è la partecipazione della gente libera, minore è il peso anche del voto di scambio o di possibili degenerazioni nell'ambito delle ‪primarie‬. E poi devo dire che la battaglia per la trasparenza vive di trasparenza, non di allusioni. Quindi bisogna fare sempre nomi, cognomi e fatti precisi quando si hanno rilievi da fare, altrimenti - in questa immagine comune di degenerazione - rischiamo di fare un piacere ai degenerati. La ‪Campania‬ e Napoli sono tante cose, anche delinquenza e degenerazione politica, ma anche tanta umanità, grande cultura e spirito di servizio».

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Sulle affermazioni di Saviano è intervenuto anche il candidato Marco Di Lello: «Mi ribello all'idea che in Campania e nel Sud si sia sempre incapaci di fare le cose per bene». Lo ha detto il candidato alle
primarie per il centrosinistra in Campania Marco Di Lello, subito dopo aver votato, stamani, a Napoli. «Non sopporto pregiudizi - ha aggiunto - In questi giorni all'opinione pubblica è stato presentato uno scenario di guerra invece ci sono migliaia militanti e volontari che stanno consentendo questa grande festa democratica. Certo dobbiamo tenere alto il livello di attenzione, ma questo vale a Napoli come a Roma, come in Lombardia e in Liguria. Noi in Campania non siamo di certo figli di un dio minorè». Intanto ieri l'ultimo giro di valzer dei candidati. L'appello al voto. Vincenzo De Luca si rivolge ai «cittadini della Terra dei Fuochi: risolvere il problema ambientale, bonificare i suoli, eliminare le ecoballe è il mio primo impegno. Sapete che lo farò. Ai padri e alle madri: non tradite i vostri figli. Ai ragazzi ed alle ragazze: non tradite il vostro futuro».

Per Andrea Cozzolino «in queste settimane si è combattuta una battaglia politica in cui non c'entrano né la camorra né i voti della destra. Perché noi siamo in campo per chiudere questo ciclo di governo della destra. Siamo qui per rimandarli a casa. Apriremo una nuova stagione di governo per la sanità, i trasporti? e l'utilizzo dei fondieuropei». Marco Di Lello invita tutti al voto «è necessario andarci. È questa una opportunità più grande del voto di maggio. È una grande opportunità per ciascuno per un reale cambiamento. Io c'ho messo la faccia e chiedo ad ognuno di fare lo stesso. Nel Pd ci sono due candidati, che a vario titolo, si sfidano da vent'anni. Io metto al servizio la mia esperienza e voglio rappresentare la rottura degli schemi con facce nuove e energie giovani». L'ultimo chilometro. Da Caserta a Benevento, Vincenzo De Luca batte i territori dove la partita si gioca sul filo del rasoio. Nella valigia ci mette i suoi argomenti quel «modello Salerno» che cerca di esportare a Palazzo Santa Lucia. Ancora ieri, durante un incontro nella Valle Caudina «ho accolto con interesse la proposta avanzata da alcuni imprenditori locali in merito alla realizzazione di una bretella di circa 10 chilometri, che da Arpaia confluisca a San Felice a Cancello per portarsi rapidamente sull'A30. Questa bretella faciliterebbe i trasporti in tutta la Valle Caudina, verso Napoli e Caserta». Cozzolino ha invece scelto Battipaglia ed Eboli e poi il Cilento. Al suo fianco Simone Valiante e Paolo Russomando. L'euoparlamentare replica in punta di fioretto alle stoccate che l'ex sindaco di Salerno ha affacciato in qualche intervista: «Questa storia che la Regione si possa governare con la logica dell'uomo solo al comando è un'idea folle. Anche i grandi leader hanno alle spalle una forte e motivata classe dirigente. Io conto molto sul risultato di Salerno, qui dobbiamo liberare energie, forze e rappresentanze territoriali che sono state compresse dalla logica dell'uomo solo al comando». Un invito esplicito a far «saltare il tappo», ha commentato Cozzolino. Lo stesso che sperano di far saltare, ma dalle bottiglie di champagne, al suo comitato, domani sera. Vedremo.
Più creativo Marco Di lello che ha consegnato simbolicamente un avviso di sfratto per morosità alla giunta regionale della Campania. L'atto, redatto in dieci punti, mira ad essere esecutivo dall'11 maggio, il giorno dopo le Regionali, ed è stato depositato in portineria dallo stesso Di Lello nel corso di un flash mob promosso dai suoi sostenitori davanti Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, a Napoli. «È un avviso di sfratto per morosità a Caldoro - ha spiegato Di Lello presentando l'iniziativa - dopo cinque anni di inadempienze nell'utilizzo dei fondi europei, per quanto fatto nella sanità con il taglio dei posti letto negli ospedali, per non aver contrastato la crisi produttiva e la disoccupazione, per le misure prese nel campo dei trasporti, del turismo e dei beni culturali, e per aver cercato di utilizzare il territorio come strumento di baratto».