IL DOSSIER

Preti e festini gay, vescovi convocati a Roma

Il Vaticano chiede chiarimenti sui documenti a luci rosse che coinvolgono 13 sacerdoti salernitani

SALERNO - È bufera nelle diocesi salernitane per il dossier sui festini gay dei preti, consegnato una settimana fa dall’escort Francesco Mangiacapra alla Curia di Napoli. Oggi in Vaticano sono convocati, tra gli altri, monsignor Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro, ed il predecessore Angelo Spinillo, vescovo di Aversa.

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Saranno ascoltati dalla congregazione per il clero, il dicastero della Curia romana che governa sulla formazione e la vita dei religiosi. Nella diocesi di Teggiano-Policastro sono presenti 7 dei sacerdoti coinvolti, il numero più alto in assoluto. Su 58 preti menzionati, 13 sono in provincia di Salerno. Dolore e sconcerto si registrano tra i fedeli. Ma il “grande accusatore” Mangiacapra rincara la dose. «Persone vicine e interne agli ambienti ecclesiastici mi riferiscono – afferma – che in questi momenti la preoccupazione di molti preti del salernitano è di sapere se rientrano nei magnifici 60 inclusi nel mio dossier. Questi ecclesiastici dalla coscienza poco pulita farebbero evidentemente meglio a preoccuparsi dell'incompatibilità della propria vocazione con le proprie azioni: è questa la causa dello scandalo. Il mio dossier è solo il fisiologico effetto».

Gianmaria Roberti