Sanità

Nocera: emergenza turni e ferie: è allarme tra gli infermieri

Il sindacato ha sospeso l’agitazione ma resta precaria la situazione in ospedale. «Le prime disposizioni vanno bene ma siamo pronti a mobilitarci di nuovo»

NOCERA INFERIORE. Dopo l’agitazione dei sindacati a favore degli infermieri vessati da quelli che sono stati definiti “turni massacranti”, sembra essere tornato il sereno all’ ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Ma la tensione serpeggia ancora. Ieri mattina alle 10, nell’aula sindacale del presidio, si è tenuto un incontro con il coordinatore nazionale sanità, Vito Storniello, e il Terminale associativo, per discutere sui problemi che in questo periodo stanno attanagliando i lavoratori a causa dei turni.

L’agitazione era nata all’indomani di una riunione alla presenza del direttore sanitario dell’“Umberto I”, Luigi D’Ambrosio, durante la quale erano stati presi impegni per la riduzione da dodici a otto posti letto al fine di garantire ferie al personale ed evitare così un abbassamento dei cosiddetti Lea (livelli essenziali di assistenza).

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«Dopo l’incontro tecnico – dice Storniello – inopinatamente il direttore ha prescritto un turno di servizio di quattro unità, mantenendo inalterata la dotazione dei posti letto in rianimazione. A differenza dello standard nazionale con due infermieri per quattro posti letto, noi abbiamo quattro infermieri su 12, così ogni infermiere deve badare a tre degenti. Ma un infermiere non può tenere tre politrauma o intubati sotto controllo».

Così ieri mattina è scattato lo stato di agitazione, accolto in ospedale dalla presenza di carabinieri e poliziotti. «Ci hanno anche accompagnato in direzione sanitaria – continua Storniello – in assemblea si è deciso di chiedere conto al direttore di quello che sta accadendo, ma abbiamo parlato prima con il primario della rianimazione, il dottore Iannochi, che è nuovo e viene da Scafati».

Il primario scafatese ha ricevuto per mezzora rappresentanti sindacali e dipendenti e avrebbe convenuto sulla situazione allarmante in atto, tanto più che non avrebbe firmato la scheda dei turni imposta da D’Ambrosio, lanciandogli così un messaggio. «Abbiamo chiamato anche il sindaco Torquato – dice Storniello – che mi ha detto che avrebbe attivato le sue competenze sulla questione. La condizione in cui ci trovavamo era un attentato alla salute pubblica».

Contattato anche il commissario dell’Asl, Giuseppe Longo. «Le vere grandi novità è che il commissario permetterà una riduzione da 12 a 10 posti letto, garantendo 5 unità infermieristiche per turno. Diciamo che questo ci consente di stare nei limiti della sicurezza. È un periodo di ferie, basta un dipendente che va in malattia e si va in affanno. Comunque – conclude Storniello – questo primo intervento può andar bene. Ma se la disposizione non ci soddisferà sarà di nuovo agitazione».