«No al pane che arriva dalla terra dei fuochi»

Rivolta a Sarno dei genitori i cui figli frequentano l’asilo, per il companatico servito nella mensa scolastica proveniente da Giugliano

La psicosi della “terra dei fuochi” arriva anche a Sarno e determina uno stato di preoccupazione sul regime alimentare di un gruppo di bambini.

Un gruppo di genitori ha protocollato al Comune una richiesta di sospensione del servizio della mensa scolastica. In calce al’istanza c’è la firma di trentotto genitori i cui figli frequentano l’asilo di via Sodano, in carico al Terzo Circolo Didattico.

La nota prende le mosse dalle confezioni di pane che vengono somministrate ai bambini nell’ambito del servizio comunale della mensa. Sulle stesse, infatti, è riportata la scritta che ne battezza l’origine a Giugliano. La società appaltatrice dei pranzi per i bambini è la Clipper che sede legale a Poggiomarino e sede operativa a Palma Campania. Si legge nella nota: «La cronaca e gli organi di informazione parlano di inquinamento dell’intera area del napoletano. Ad oggi, conosciamo la sede della ditta che gestisce il servizio mensa, ma non la provenienza delle materie prime». Da qui, la richiesta al sindaco Amilcare Mancusi, all’assessore alla Pubblica Istruzione e al dirigente scolastico del terzo circolo di sospendere «il servizio in attesa di una tempestiva verifica sulla provenienza delle materie prime utilizzate, per garantire la salute degli alunni» e di porre in essere ogni utile iniziativa per la sicurezza dei bambini.

I genitori sono disposti a sopportare ogni tipo di disagio derivante dalla sospensione purché si faccia chiarezza su quanto viene portato sulla tavola dei loro figli. Non è la prima volta che viene chiesta chiarezza sulla qualità degli alimenti somministrati ai bambini. È un tema ricorrente ad ogni annualità scolastica, fomentato da preoccupazioni dettate, spesso, dal sistema di aggiudicazione dei servizi che, in corso di gara, premiano chi offre corrispettivi più bassi.