VIABILITA'

La “tela di Penelope” del viadotto Gatto

Da lunedì partono i lavori del Comune per riparare le buche e sostituire quattro giunti. In attesa dei soldi e di “Porta Ovest”

SALERNO - Ancora una volta, il viadotto Gatto ha necessità di interventi di manutenzione per sanare le crepe che si sono formate sull’asfalto e tra i giunti del ponte diventato indispensabile per i traffici da e per il porto commerciale. E ancora una volta, le proteste dei cittadini spaventati dalle pessime condizioni dell’asfalto si sono levate con forza. Insomma, il viadotto Gatto è diventato una sorta di “tela di Penelope”: viene risistemato, il manto stradale riposizionato e, puntualmente, dopo qualche tempo tutto si disfa e sorge l’urgenza di intervenire di nuovo.

E, proprio come è accaduto soltanto un anno fa, anche a partire dal prossimo lunedì inizieranno i lavori per la sostituzione di quattro giunti stradali con operazioni che si svolgeranno in due fasi, dal 19 al 23 dicembre e dal 27 al 30 dicembre. Anche in questo caso, per evitare il blocco totale dell’arteria, la viabilità sarà a senso unico alternato, regolamentato da un semaforo.

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«Che ogni anno sia necessario un intervento di manutenzione per la funzionalità del viadotto - chiarisce l’assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Michele Brigante non è affatto strano per un ponte che subisce uno stress elevatissimo e, di conseguenza è sottoposto a un’usura che è tre volte tanto rispetto a quella che hanno altri ponti come il “Gatto”. Anzi, non va mani abbandonato: l’attenzione e gli interventi non possono che essere costanti».

Oltre alle sollecitazioni che arrivano dal continuo traffico di mezzi pesanti, sulla tenuta dell’asfalto già estremamente stressato, aggiunge l’assessore «si aggiungono i repentini cambiamenti delle temperature che incidono sulla tenuta della strada». Insomma, se non si realizzano soluzioni di viabilità alternative al viadotto, le criticità saranno destinate a ripetersi e, in quest’ottica, è evidente che la conclusione di Porta Ovest, con lo svincolo del Cernicchiara (i cui lavori dovrebbero essere messi a gara questo mese dopo mesi di ritardi) sarà determinante.

La data fissata per l’apertura delle gallerie e il via al transito dei tir è stato fissato per marzo 2023, comunque fino a quando almeno i mezzi pesanti non saranno dirottati dal viadotto Gatto, gli interventi di manutenzione dovranno essere riprogrammati ancora.

L’anno scorso, tra l’altro, l’ex assessore all’Urbanistica, Domenico De Maio , annunciò che a una prima fase di lavori per cui era previsto il ripristino delle velette laterali, la nuova regimentazione delle acque, la sostituzione di buona parte dei guardrail, l’installazione di pannelli fonoassorbenti e il completo rifacimento del manto di asfalto, sarebbe dovuta seguire una seconda, con la realizzazione dell’impianto di pubblica illuminazione, la sistemazione di alcuni giunti e l’installazione di nuovi guardrail.

Probabilmente, se queste sono le condizioni, alcuni interventi non sono ancora stati proprio fatti, al di là della necessità annuale di sostituzione dell’asfalto. La manutenzione funzionale, finora, è servita anche come una sorta di “palliativo'” rispetto a un più ampio progetto di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza. In questo caso, l’intervento è tutto ancora su carta: approvato il progetto definitivo, ora il settore Mobilità urbana, trasporti e manutenzioni dovrà provvedere alla redazione del progetto esecutivo del primo lotto dei lavori per poter avviare le procedure di gara e all'elaborazione del progetto esecutivo del secondo lotto, per cui, si precisa in una delibera della Giunta, “l’avvio delle procedure di gara resta subordinato al reperimento delle risorse finanziarie”. Servono i soldi, insomma.

I lavori di manutenzione straordinaria del viadotto sono inseriti all’interno del Programma triennale dei lavori pubblici e i costi sono stati rivisti in base agli aggiornamenti - al rialzo - dei prezzi contenuti nel listino regionale. Il totale dell’intervento, quindi, ammonta a 3,7 milioni di euro, mentre l’importo dei lavori soltanto per il primo dei due lotti è di 1 milione di euro.

Eleonora Tedesco