serie b

La Salernitana ad Ascoli, Sannino: «Voglio carattere e attenzione»

Turno infrasettimanale per i granata allo stadio "Del Duca", il tecnico carica la squadra e intanto medita sulla scelta tra Rosina e Caccavallo

SALERNO. Una matrioska, una gara incastrata nell’altra: il risultato che la Salernitana conseguirà stasera ad Ascoli allo stadio Del Duca si porterà dietro l’etichetta e il destino della sfida di sabato al Pisa dell’altro ex Rino Gattuso, importante, decisiva o addirittura rischiatutto. Il tecnico granata Beppe Sannino chiede tempo e pazienza: «Per fare i figli, ci vogliono nove mesi». La proprietà è disposta a concedergli altra sabbia nella clessidra? «Contano i risultati» l’ha gelato Claudio Lotito. Il co-patron conta le giornate filate via (dieci, lo stesso numero di presenze del capitano Rosina), i punti totalizzati (undici) e pensando a Menichini «che vinceva le partite mezze e mezze» ha rispolverato il vecchio adagio di Napoleone, cioè «meglio un generale fortunato che bravo».

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È un segnale, una spia di malessere. Lotito riflette, lancia messaggi a GIuseppe Sannino, chiede a lui e alle punte della Salernitana di chiudere le partite, tiene tutti sulla corda ma l’allenatore più degli altri. Condannato a vincere ma costretto pure a non perdere, Sannino alla vigilia della trasferta da non steccare si è aggrappato alla parolina magica, «la continuità», e ha chiesto alla squadra di fare punti ma anche di «fare attenzione nella lettura della partita, a gestirla bene e di andare a fare risultato, perché l’Ascoli è una squadra da prendere con le molle, servirà grande attenzione e concentrazione».

Mentre Lotito parla di partite buttate «a Brescia e con l’Entella», Sannino passa un colpo di spugna, purifica la memoria e prepara alla battaglia.

Non vuole fantasmi, chiede alla squadra (che prende sempre gol soprattutto in avvio e non vincer fuori casa da una vita, in campionato dalla trasferta di Cesena, marzo scorso) di non pensare alle crepe del recente passato. «Non dobbiamo guardarci indietro e pensare a ciò che abbiamo lasciato – ha detto, intervistato dal sito ufficiale – Dobbiamo pensare di andare ad Ascoli per fare la nostra partita e continuare questa striscia di risultati positivi che in questo momento rappresenta l’aspetto fondamentale. Devo ancora valutare alcune cose ma la cosa più importante sarà continuare a trovare le motivazioni e approcciarci alla gara con la giusta attenzione. Chi va in campo deve sempre dare il massimo senza cercare alibi o scuse. La squadra atleticamente sta bene e anche sabato scorso abbiamo corso tanto fino alla fine. Ho già in mente la squadra che partirà dall’inizio nella partita ma ad Ascoli abbiamo un altro allenamento e mi riservo così le ultime valutazioni».

L’Ascoli ha entusiasmo, l’Ascoli ha Cacia che nell’ultimo precedente incenerì Bernardini. «Cacia è un grande giocatore, ma noi siamo pronti a ribattere colpo su colpo».