San Valentino Torio

In cinque violentano una 16enne di Sarno

Con una scusa un conoscente l’ha attirata in un posto isolato del paese. Poi, a turno, il gruppo di minori ha abusato di lei in due distinti momenti

SARNO. Lei si fidava di uno di loro, un ragazzo che aveva cominciato a frequentare e la serata di spensieratezza si è trasformata nel peggiore degli incubi. Lei è una ragazza di 16 anni di Sarno, lui uno del branco che in due riprese l’ha violentata a San Valentino Torio. Cinque ragazzi, minorenni anche loro, che una volta individuati dai carabinieri di Nocera Inferiore hanno ammesso tutto senza problemi, senza troppi segnali di pentimento. Ora sono accusati di violenza sessuale. Hanno fra i 15 e i 17 anni e non hanno precedenti di alcun genere prima di questa domenica di terrore. La ragazza, della quale ovviamente non facciamo il nome, sotto shock e in preda al panico, è riuscita a tornare a chiamare la madre al telefono e ad andare subito con lei alla stazione dei carabinieri di Sarno per denunciare tutto.

San Valentino Torio, il garage dell'orrore e un paese sotto shock
Il luogo dove s'è consumata la violenza sessuale sulla sedicenne di Sarno da parte di un branco di minorenni (video di Luigi Pepe)

Tutto è cominciato intorno alle 20 di domenica. La ragazza era a San Valentino Torio per incontrare alcune amiche e trascorrere insieme con loro la serata. Mentre attendeva queste amiche, un ragazzo di sua conoscenza, con cui stava intrattenendo una frequentazione, l’ha avvicinata e le ha chiesto di seguirlo per parlare in maniera più appartata.

La ragazza, fidandosi, lo ha seguito fino a un parcheggio sotterraneo vicino alla piazza principale. L’adolescente, che aveva cominciato a essere titubante visto il luogo in cui stavano entrando, una volta al parcheggio si è accorta che il suo amico non era solo.

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Ad attenderla, in un primo momento, c’era anche un altro ragazzo, amico del giovane che l’aveva condotta lì, a cui si sono poi aggiunti gli altri tre. Da questo momento per la giovane è cominciato l’incubo. Hanno abusato uno alla volta della ragazza costringendola, con la forza, a restare ferma mentre, a turno, hanno consumato rapporti sessuali.

Tre per la precisione i rapporti che la giovane è stata costretta a subire mentre veniva stretta nella morsa dei suoi coetanei aguzzini. I lividi sono ancora visibili sul suo corpo e le sue braccia.

Uno dei ragazzi aveva anche indossato il preservativo ma non era riuscito, poi, ad andare a fondo. La ragazza ha cercato in tutti i modi di urlare e di attirare l’attenzione di qualcuno ma, in cinque contro una, ogni tentativo è stato vano.

Ha dovuto attendere che ognuno di questi facesse di lei ciò che aveva deciso, inerme, per essere poi lasciata a terra, da sola, al buio in quei garage. La giovane, avuto il coraggio di rialzarsi, ha chiamato immediatamente sua madre che è andata a soccorrerla. Insieme hanno deciso di andare subito dai carabinieri di Sarno e di denunciare quanto accaduto.

Gli uomini dei carabinieri guidati dal maresciallo Costantini, grazie anche all’ausilio del maresciallo Vitale e del comparto territoriale dei carabinieri di Nocera Inferiore, sono riusciti rapidamente a individuare i ragazzi che hanno compiuto il terribile gesto.

«Non hanno la percezione di quanto hanno commesso»: è questo quello che si evince da una prima ricostruzione. I ragazzi, che hanno confessato e confermato quanto accaduto, non sembrerebbero consci della gravità delle loro azioni e dei segni, indelebili, che la ragazza porterà nella sua anima per tutta la sua vita. La giovane, dopo la denuncia, è stata condotta anche al pronto soccorso dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno. Per lei una prognosi di tre giorni in seguito alle conseguenze dei rapporti sessuali.

Ora i cinque minori sono stati portati al centro di prima accoglienza a disposizione della procura presso il Tribunale per i minorenni di Salerno.

In questa sede si dovrà decidere sulla loro sorte. Prevista l’udienza di convalida e la possibile emanazione di una ordinanza. E sarà possibile fare del tutto chiarezza. Anche se da chiarire ci sembra veramente ben poco.

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