il caso

I vertici dell'ospedale di Salerno: «Le scritte sui muri di Ostetricia ci fanno sprecare denaro»

Il direttore amministrativo: «Periodicamente dobbiamo intervenire per ristabilire il decoro, utilizzando soldi che si potrebbero usare per altro»

La gioia della nascita di un figlio sarà anche incontenibile, ma da qui a voler rendere quel momento indimenticabile – scrivendo sulle pareti del reparto di Ostetricia e ginecologia del “Ruggi” – il passo è lungo. Più che di felicità alla fine non si può che parlare di cattiva educazione. Quella di tanti papà, di familiari, di parenti e di amici di qualunque età che imbrattano le pareti dell’ospedale fino a farlo diventare una sorta di murales. «Dovremo ritinteggiare tutto. Sono spese che dobbiamo affrontare e che sono un danno non solo per l’Azienda ma per tutti. Infatti dovremo utilizzare soldi che magari avremmo impiegato per effettuare altri interventi - ha dichiarato il direttore amministrativo Oreste Florenzano – periodicamente dobbiamo intervenire per ristabilire il decoro dei luoghi. Questi comportamenti purtroppo sono comuni anche in tanti altri reparti di maternità di altre realtà ospedaliere della regione. Nei momenti di felicità e di gioia alcune persone esternano la loro contentezza apponendo firme sul muro e imbrattando un luogo che, invece, dovrebbe essere asettico».

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Si procede sempre con la manutenzione, da poco è stato riattato il reparto di Neurochirurgia, qualche tempo fa in seguito ad un incendio di un materasso, molto probabilmente di natura doloso, fu pulito e ritinteggiato un intero vano. Di qui l’appello del dirigente. «La direzione medica di presidio è sempre attenta e lavoriamo anche per il ripristino dei luoghi, ma sarebbe opportuno che chi intende manifestare la propria gioia utilizzi facebook e non le pareti dell’ospedale. Per ora il nostro impegno è di porre ancora una volta rimedio», ha dichiarato Florenzano, definendo una «maniera sconcia» quella di manifestare la propria felicità sulle pareti dell’ospedale. Il personale redarguisce per quanto può, ma le zone imbrattate, oltre alla sala d’attesa, sono il ballatoio delle scale e il corridoio interno. Sono zone di passaggio e di attesa dove il personale non è presente, e quindi chi si comporta in modo incivile quasi sempre sfugge ai controlli. Anche gli addetti al servizio vigilanza, nelle occasioni in cui passano, qualche volta hanno ammonito gli imbrattatori ma l’inciviltà prende sempre il sopravvento. Anche su facebook è stato segnalato il comportamento indecoroso e sono state messe in rete le foto delle scritte che imbrattano i muri. (m.c.)

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