L'emergenza

Gli incendi devastano il Salernitano, arrestato piromane

Roghi soprattutto nell Cilento. Ad Alfano 45enne nei guai: scoperto, si è barricato in casa Intossicazioni e malori per soccorritori e villeggianti. Aperta un’inchiesta

VALLO DELLA LUCANIA. Il Cilento continua a bruciare: trenta roghi in ventiquattro ore. Ma ieri è stata soprattutto la giornata del primo arresto di un piromane in questa stagione: è un disoccupato di 45 anni residente ad Alfano. È stato beccato subito dopo aver appiccato il fuoco in località San Pietro”, proprio nel territorio di Alfano. Le fiamme sono partite da un terreno di sua proprietà ma hanno invaso in pochi istanti anche un vigneto ed un terreno comunale. È stato un vigile urbano a notare il fumo e a chiamare immediatamente i carabinieri che sono arrivati sul posto in pochi minuti. I militari, diretti dal maresciallo Francesco Benevento e diretti a livello territoriale dal capitano Michele Zitiello, hanno fermato il piromane mentre faceva ritorno a casa. Ma non è stato facile. L’uomo, di cui non sono state rese note le generalità, si è prima barricato in casa, poi ha tentato di aggredire i carabinieri con un accetta. Dopo una lunga trattativa, i militari, sono riusciti a farlo tornare alla ragione e a bloccarlo. In una tasca aveva ancora due accendini utilizzati per appiccare il fuoco. Sul luogo dell’incendio, i militari, hanno anche trovato e sottoposto a sequestro una bottiglia con all’interno del liquido infiammabile. L’uomo, su ordine della Procura di Vallo della Lucania, è stato posto agli arresti domiciliari.

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Il bilancio. Quella di ieri è una giornata assolutamente da dimenticare. Sono state più di trenta le richieste di intervento giunte al corpo forestale dello Stato. I roghi più gravi a Marina di Camerota, Palinuro e a Policastro Bussentino. Oltre cento ettari di macchia mediterranea sono andati in fumo e oltre mille persone sono state evacuate. «Un vero e proprio bollettino di guerra ambientale», lo ha definito il vice questore aggiunto del corpo forestale dello Stato Marcello Russo che ha coordinato personalmente le operazioni di spegnimento dalla sala operativa di Vallo. Durante la notte il fuoco ha interessato una zona di circa dieci ettari nel comune di Santa Marina, nella frazione Policastro, in località Santa Lucia dove è stato fatto evacuare per intero il villaggio residenziale “Policastrum”. In strada oltre mille persone che sono state fatte rientrate nelle proprie abitazioni solo alle 5 del mattino, quando gli idranti dei forestali e dei vigili del fuoco hanno avuto la meglio sulle fiamme. Durante le operazioni di soccorso due carabinieri e alcuni villeggianti sono rimasti lievemente intossicati dal fumo. Ma, fortunatamente nulla di grave.

Le bellezze deturpate. Contemporaneamente il fuoco ha divorato alcuni ettari di pineta e macchia mediterranea su Capo Palinuro, in uno dei posti più belli e affascinanti del Cilento. Stessa sorte sulle colline degli Infreschi e del Pozzalo di Camerota dove le fiamme hanno distrutto circa dieci ettari di vegetazione, tra cui alcuni meravigliosi uliveti. Anche qui una ventina di famiglie sono state evacuate per precauzione durante la notte dai carabinieri della locale stazione, diretti dal luogotenente Massimo Di Franco. Fuoco e paura anche in mattinata, in località Acqua della Madre, tra Palinuro e Centola. Per alcune ore è stata chiusa la provinciale che collega i due centri e circa trenta famiglie sono state evacuate. Le fiamme hanno seriamente minacciato delle villette salvate in extremis da una squadra della Comunità montana, dai vigili del fuoco e dai volontari del gruppo lucano di protezione civile. Ma è stato il comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Giuseppe Sanzone, a sollecitare l’intervento dei soccorritori, riuscendo a spostare alcune squadre di soccorso impegnate in un altro intervento. Sono stati attimi di panico. Alcuni turisti piangevano in strada mentre i soccorritori tentavano di salvare le loro abitazioni. Un operaio della Comunità montana ha accusato un lieve malore causato dal fumo ma, fortunatamente, senza nessuna grave conseguenza.

Fiamme anche nel pomeriggio. È stata una giornata lunghissima. Nel pomeriggio sono stati segnalati altri roghi sempre nei comuni di Centola e Camerota. Di nuovo in fiamme anche sulle colline a monte di Cala del Cefalo, dove un elicottero del servizio antincendio regionale ha lavorato fino a tarda sera. La Procura di Vallo , diretta dal procuratore capo Giancarlo Grippo, ha aperto un’inchiesta. Carabinieri e corpo forestale sono al lavoro per individuare i responsabili dei roghi, la cui natura dolosa è ormai fuori discussione.

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