Fresco e di qualità, è il pesce povero

Abbonda nei nostri mari ma è poco conosciuto. Tra gli altri vantaggi c’è il prezzo: costa poco

Si chiama “Rotta del BuonPescato italiano” ed è l’iniziativa che punta a far conoscere i sapori di alcune specie, poco note, di pesce tipico del mare Mediterraneo.

E il PromoTruck ha fatto tappa anche a Salerno, soprattutto per concentrare l’attenzione sull’appuntamento del 5, 6 e 7 luglio, che si terrà nell’area dell’ex cementificio, dove per tre giorni i riflettori saranno puntati proprio su quelle specie ittiche meno note ma che, nonostante non siano sempre presenti sulla tavola delle famiglie italiane, sono dotate di preziose qualità nutrizionali, ottime caratteristiche organolettiche e un rapporto qualità-prezzo a vantaggio del consumatore.

«Abbiamo dato il nostro sostegno alla manifestazione – ha evidenziato il sindaco Vincenzo De Luca, nel corso della presentazione – perché, anche in questo caso, si promuove l’economia del mare che, nell’idea di sviluppo di Salerno, occupa un posto premimente. Abbiamo, infatti, prodotti eccezionali a prezzi competitivi e dobbiamo fare uno sforzo per sponsorizzare la nostra filiera. Proprio per questo a settembre verranno 70 buyer statunitensi per stipulare contratti ed esportare oltreoceano le nostre eccellenze gastronomiche».

Dunque la kermesse si incastona perfettamente nel piano complessivo di sviluppo della città, in quanto dà consigli sugli acquisti ed è una specie di vademecum per incentivare il consumo di quel pesce, molto spesso messo in disparte, e che, invece, oltre che essere gustoso si può acquistare anche per pochi euro.

D’altronde, già il particolare che sia pescato nel mare nostrum è sinonimo di garanzia e, altresì, anche per le specie ittiche dovrebbe valere il principio del “chilometro zero”, che sta diventando tanto di moda nel consumo di altri prodotti alimentari.

L’evento, comunque, promosso dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali – direzione generale delle Pesca marittima e dell’acquacoltura - ha anche altri obiettivi.

«Il progetto – ha spiegato il responsabile Paolo Giarletta – mira a coinvolgere pure le scuole primarie e medie, per diffondere la cultura del mangiare bene. E, una delle proposte didattiche del tour sarà rivolta anche alle persone diversamente abili».

Così al centro dell’attenzione, per ora solo virtualmente, in attesa che si accendano i fornelli e che si possano gustare i manicaretti, finiscono le qualità ittiche “eccedentarie”, ossia quelle di cui i mari italiani sono ricchi, e che hanno, perciò, caratteristiche uniche di qualità e freschezza. Pesce che, spesso, viene definito “povero”, per il suo scarso consumo e la totale assenza sui banchi delle pescherie.

La lista comprende: l’aguglia, l’alaccia, l’alalunga, la palamita, la patella, il fasolaro, il tonnetto, il sugherello, il tombarello, la costardella, il pesce serra, il pesce sciabola, la lampuga, il lanzardo, il pagello e lo wspratto.

Per la maggior parte pesce azzurro, facile da trovare fresco e con peculiarità che le rendono un prodotto ideale nell’ambito di una sana alimentazione per adulti e bambini.

Gaetano de Stefano

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