Elezioni Campania, Caldoro alza le mani e si arrende allo sceriffo di Salerno

Il governatore uscente: "Ha vinto Salerno, che ha portato a De Luca uno scatto di 110mila voti, un dato anomalo rispetto al trend". E poi spiega: è l'effetto Bindi che ha scatenato la "rivalsa"

NAPOLI. Alla fine Stefano Caldoro ha alzato le mani. E si è congratulato con lo sceriffo. Che detterà legge, se la Severino glielo consente. «Se sarà applicata, si profila il problema di un vuoto di potere», taglia corto il governatore uscente. Che intanto accetta la sconfitta e torna in trincea: «Resto a fare opposizione, sono una persona coerente e la Campania poi è una vetrina nazionale».

leggi anche: Vincenzo De Luca conquista la Campania, l'ex sindaco di Salerno nuovo governatore Il candidato del Pd può festeggiare, ha battuto il presidente uscente Stefano Caldoro che ammette la sconfitta. Terza Valeria Ciarambino del Movimento 5 stelle. Stacccati Salvatore Vozza e Marco Esposito. Il Pd è il primo partito con quasi il 20% dei voti, seguono Forza Italia e M5s

La notte è passata. Caldoro l’ha consumata a casa con il padre Tonino, come 5 anni fa. Ma stavolta è andata male. «Ha vinto Salerno, che ha portato a De Luca uno scatto di 110mila voti, un dato anomalo rispetto al trend».

Alle accuse aperte di clientelismo al vincitore, ci pensa Mara Carfagna. Il ragazzo di Campobasso con casa al Vomero sceglie la solita misura, il profilo mite, l’analisi garbata. Guarda sull’altra sponda e indica qualche “compromesso di troppo” che ha deciso la partita. «Le liste cosentiniane e De Mita, passate da noi a loro, con il 3,5 per cento hanno fatto la differenza».

E creato una “piccola forbice” che ha deciso l’esito e lasciato ogni speranza di successo al 38,3 per cento.

leggi anche: De Luca e Salerno, così nasce la vittoria: il plebiscito in città gli regala la Campania L'analisi del voto alle regionali: il neo governatore costruisce il successo con il voto salernitano e avellinese, sostanziale pareggio a Benevento, mentre a Caserta e Napoli vince Caldoro che però non ripete i numeri di 5 anni fa. Oltre a De Luca c'è un altro vincitore: Ciriaco De Mita, e più in generale l'area di centro, che risultano decisivi per la vittoria

«Un risultato straordinario, tutte le indicazioni di voto ci davano tra il 34 e il 36, siamo andati oltre le previsioni». Tradito da Ciriaco De Mita, Caldoro non lo dice. Ma forse lo pensa. «Abbiamo scelto di non fare compromessi, tenere dentro sia De Mita che i cosentiniani avrebbe rappresentato un vulnus. Abbiamo fatto una scelta di coerenza». Oltre le previsioni secondo l’ex governatore, è andato anche quel voto bulgaro di Salerno. «Un’enormità», mentre «vinciamo a Napoli e a Caserta».

Per il candidato di centrodestra è stato l’effetto Bindi, la “voglia di rivalsa” che ha compattato i salernitani attorno al loro sceriffo dopo la diffusione della lista degli impresentabili a 24 ore dal voto. Vincenzo De Luca lo aveva apostrofato «mister 10 miliardi di buco». A Caldoro i conti tornano, almeno quelli economici: «Ora lasciamo una regione  in ordine e questo è un bene per i cittadini».