l'emergenza

Dopo l’invasione del fine settimana, città sepolta dai rifiuti

L’assessore Caramanno: «Abbiamo installato 40 nuovi cestini». Ma il personale dell’Igiene urbana è ridotto all’osso

SALERNO. Spazzatura ovunque: nelle fioriere ridotte a pattumiere, sulle bifore antiche della chiesa del Crocifisso, sulla panca ceramica del museo della Scuola Medica Salernitana, sulle gradonate del Duomo, nelle aiuole di via Roma, lungo ogni centimetro di marciapiedi trasformati in discarica e, soprattutto, ai margini di cestini che scoppiano. Il centro storico si presentava così già alle 20.30 di domenica sera. Peggio ancora all’alba di ieri, assicurano residenti e commercianti, che a svegliarsi sepolti dall’immondizia, hanno dovuto imparare a rassegnarsi all’indomani dei lunghi week end della movida e, soprattutto, durante i periodi più caldi di Luci d’artista.

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Il fiume umano che, in particolare il sabato e la domenica invade Salerno, porta con sè bottiglie vuote, lattine di birra e coca cola, cicche, cartacce, residui di cibo, che ora dopo ora, lievitano tra vicoli e piazze prese d’assalto dal popolo delle Luci. E ci restano per lungo tempo, senza che qualcuno provveda a rimuoverli. «Il personale dell’Igiene urbana è ridotto all’osso – spiega Gerardo Bracciante, esponente Uil delle rappresentanze sindacali unitarie del Comune – Domenica in servizio c’erano sei persone, che dovevano occuparsi dello spazzamento del lungomare, di corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi e di una buona fetta del centro storico. Come se non bastasse, il furgone necessario per lo svuotamento dei cestini ha avuto un guasto, quindi il servizio è stato espletato solo parzialmente». I dipendenti sono sfiniti: «L’età media supera i sessant’anni – continua il sindacalista – Parliamo di uno dei settori che, a causa delle carenze di organico, sconta le maggiori sofferenze. L’amministrazione lo sa bene, ma purtroppo di assunzioni non si parla». Gli operatori ecologici effettuano un turno di pulizia che parte tra le 4 e le 5 per concludersi tra le 10 e le 11. In regime di straordinario è previsto anche un secondo turno, dalle 15 alle 18, che però non produce alcun risultato: è infatti impossibile provvedere allo spazzamento delle strade, quando queste sono invase da migliaia di persone e manca lo spazio fisico per muoversi.

Per i residenti il problema potrebbe essere risolto incrementando il numero dei cestini. Ma nonostante il Comune abbia già provveduto, i risultati sperati non ci sono stati. Anzi. «Sabato abbiamo fatto installare quaranta nuovi cestini – ha chiarito l’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno – Ventiquattro sono stati dislocati tra il corso e via Mercanti, dieci sul lungomare e il resto nei pressi della Villa comunale. Inoltre abbiamo posizionato dieci carrellati nelle vicinanze dei bagni pubblici del lungomare e della Villa. Il flusso dei visitatori è enorme, se necessario incrementeremo ancora i carrellati anche se esteticamente non sono il top. Ma se la città è sporca è anche perché c’è un’ampia fetta di inciviltà». Per i sindacati, invece, il nodo da sciogliere è quello delle assunzioni: «Gli addetti dell’Igiene urbana – ha stigmatizzato Bracciante - sono passati dalle 60 unità del 2010 alle 39 attuali. E a breve altri tre dipendenti andranno in pensione».